di Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore, 21.5.2018
– Il contratto per il governo targato M5S e Lega mette nel mirino l’ampliamento «considerevole» delle ore obbligatorie di formazione “on the job”.«Con noi – è scritto nel documento – scatteranno più controlli sulla qualità e coerenze dei percorsi con il ciclo di studi del ragazzo».
Le altre indicazioni
Per l’istruzione, rilanciano grillini e Carroccio, serve un «cambio di rotta» e superare «con urgenza» la riforma della Buona scuola. In particolare, nel contratto si delinea un intervento sulle classi pollaio, sull’edilizia scolastica, sulle graduatorie e sui titoli per l’insegnamento, con una attenzione “particolare” alla questione «dei diplomati magistrali e in generale al problema del precariato nella scuola dell’infanzia e nella primaria».
«Sarà necessario assicurare – si legge – anche attraverso una fase transitoria, una revisione del sistema di reclutamento dei docenti. Saranno anche introdotti «nuovi strumenti che tengano conto del legame dei docenti con il loro territorio, affrontando all’origine il problema dei trasferimenti (ormai a livelli record), che non consentono un’adeguata continuità didattica» e sarà superato lo strumento della “chiamata diretta” «tanto inutile quanto dannoso». Si guarda anche alla garanzia per gli studenti con disabilità di avere «lo stesso insegnante per l’intero ciclo».
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