Il Tar del Lazio, con la sentenza n. 10062 del 2 ottobre scorso, ritorna sul tema del valore abilitante della laurea più 24 Cfu (i ricorrenti in questo caso sono anche precari con più di 36 mesi di servizio).
La sentenza ha ribadito la legittimità dell’Ordinanza Ministeriale N. 60 – quella per intenderci che riguardava l’istituzione delle nuove GPS e delle graduatorie d’istituto. Ciò significa che per poter accedere alla prima fascia delle graduatorie ci vuole l’abilitazione. Non basta il possesso della laurea e dei 24 CFU più tre anni di precariato.
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio aveva già affermato lo stesso principio nella sentenza n. 9914 del 30 settembre 2020. Secondo il TAR, l’eventuale mancata previsione di percorsi abilitativi non può permettere di affermare che il possesso di laurea più 24 Cfu possa essere considerato un titolo abilitativo.
Secondo il Tar, non si può accogliere il ricorso perché non esiste nessuna norma che abbia disposto l’equiparazione o l’equipollenza del titolo di laurea+24 Cfu, il dottorato di ricerca, ed i percorsi abilitanti. Si tratta di strade distinte che perseguono finalità diverse.
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Laurea+24 Cfu non equivalgono all’abilitazione, sentenza Tar Lazio ultima modifica: 2020-10-13T07:31:12+02:00 da
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