Gli USR stanno pubblicando i primi risultati complessivi delle prove del concorso STEM fin qui svolte che segnalano un alto numero di candidati non ammessi all’orale, che per alcune classi di concorso arrivano quasi all’80%. Una vera e propria strage dovuta a diversi fattori.
Il principale sembra essere stato è la variabile tempo, a detta di molti candidati del tutto insufficiente per rispondere con precisione e completezza alle domande del concorso. Con un numero di domande che sembra essere stat decisamente eccessivo e sproporzionato.
Domanda: davvero la velocità nelle risposte è criterio dirimente? A scuola è più bravo chi risponde per primo? Si può chiedere ai colleghi di fare altrettanto in classe con i ragazzi?
L’interrogativo poi che molti si stanno ponendo è questo: ma il il ministro dell’istruzione Bianchi ha dato proprio queste indicazioni alle università per preparare i quesiti? O semplicemente il problema era quello di “fare presto”, così come è successo in passato? La scuola ha bisogno di bravi insegnanti o di gente (certamente brava e preparata ma non necessariamente brava a insegnare) che è abile a risolvere velocemente calcoli di fisica delle particelle?
Confidiamo che il ministro terrà conto di queste contraddizioni per i futuri concorsi. Intanto, come sempre, restano voragini nell’organico degli insegnanti e seri dubbi sull’efficacia di tali forme di reclutamento
Perché tanti bocciati al concorso STEM? ultima modifica: 2021-07-06T06:43:52+02:00 daObiettivo scuola, 29.4.2024. Graduatorie d’istituto I fascia docenti: per chi è inserito nelle GAE, scelta…
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