Siamo quasi arrivati al via dei corsi per l’abilitazione degli insegnanti: i percorsi che saranno attivati dalle Università attendono solo l’ok definitivo del decreto ministeriale.
Come spiegato in precedenza, l’Anvur, l’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, ha trasmesso il proprio parere al Ministero dell’Università e della Ricerca, per quanto riguarda i percorsi abilitanti.
Il Ministero dell’Università ha già dato l’ok a 1.510 proposte di corsi di formazione, di cui 1.157 offerti dagli atenei e 353 dall’alta formazione artistica e musicale.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica dei corsi, questa appare essere piuttosto equilibrata, con un terzo situato in ciascuna delle tre macro-aree del paese: Nord, Centro e Sud. Il Lazio si posiziona in testa con il maggior numero di corsi universitari proposti, seguito da regioni come Sicilia, Lombardia, Veneto e Campania.
I corsi da 60 Cfu sono accessibili anche a laureati magistrali e laureandi con almeno 180 crediti. Il percorso prevede il conseguimento di crediti e una prova finale che include un’analisi critica e una lezione simulata su didattica innovativa.
Per fare il punto della situazione, la redazione di Orizzonte Scuola organizza una puntata di Question Time, la rubrica di consulenza in onda sui canali social (Facebook e YouTube). L’appuntamento è fissato per lunedì 15 gennaio alle 14:30. In collegamento Sonia Cannas. Conduce Andrea Carlino.
Il nuovo sistema di formazione e reclutamento della scuola secondaria di primo e secondo grado è delineato nel D.lgs. n. 59/2017, come modificato dal DL 36/2022 (convertito in legge n. 79/2022), e si articola in:
Il percorso universitario e accademico abilitante, dunque, costituisce il primo dei tre step previsti per diventare docenti di ruolo.
La fase transitoria, disciplinata dall’articolo 18-bis del summenzionato D.lgs. n. 59/2017 e ss.mm., prevede che, sino al 31/12/2024, possano partecipare ai concorsi per la scuola secondaria di primo e secondo grado, per posto comune e di insegnante tecnico- pratico, i docenti in possesso di:
Per gli ITP, il titolo di studio è il diploma (che dà accesso alla classe di concorso), mentre per i posti comuni il predetto titolo è la laurea (comprensiva di tutti i crediti necessari per accedere alla classe di concorso).
Considerato lo svolgimento della fase transitoria e la fase di “implementazione” del nuovo sistema, il DPCM indica la data di conclusione dei primi percorsi formativi di 60 CFU/CFA e dell’offerta formativa per il conseguimento dei 30 CFU/CFA (necessari alla partecipazione al concorso durante la citata fase transitoria).
Ecco cosa dispone il DPCM:
Per completezza di informazione, ricordiamo che gli aspiranti che, durante la fase transitoria, parteciperanno al concorso con 30 CFU/CFA (come anche quelli che vi partecipano con 24 CFU/CFA conseguiti entro il 31/10/2022), qualora lo vincano:
Le Linee guida previste dall’Anvur tengono conto delle limitazioni imposte dal Decreto Legislativo del 13 aprile 2017, n. 59. Per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, fino al 50% delle attività potranno essere svolte a distanza, ad esclusione di tirocini e laboratori.
Tra i requisiti stabiliti dall’Anvur, figura la presenza di un direttore del percorso formativo che dovrà essere un professore di ruolo di I o II fascia. Inoltre, l’offerta formativa dovrà essere accuratamente pianificata rispettando gli standard minimi e le competenze professionali relative alla classe di concorso. Anche il numero massimo di studenti ammissibili e i requisiti di aule e laboratori sono stati dettagliati, ponendo le basi per un’offerta formativa di qualità.
Per ogni percorso attivato che ha fino a 1000 studenti, è richiesta la presenza di almeno due docenti afferenti a settori scientifici comuni e uno specializzato nel settore specifico del percorso. Oltre i 1000 studenti, si aggiungono due docenti ogni 500 studenti supplementari. Almeno due docenti per percorso devono appartenere ai ruoli dell’istituzione.
Per quanto riguarda la didattica a distanza, è previsto un tutor tecnico e un tutor disciplinare ogni 250 studenti. Entrambi devono avere almeno una laurea magistrale e specifica esperienza nel campo.
Per le attività in presenza, il numero di posti in aula deve essere almeno pari al numero degli studenti iscritti. Le dotazioni audio-video devono essere garantite in caso di distribuzione degli studenti in più aule. Per i laboratori, è richiesta una dettagliata descrizione delle dotazioni e della capacità in relazione al numero degli studenti.
Infine, il nucleo di valutazione dovrà verificare la coerenza tra il numero massimo di studenti ammissibili e la disponibilità di docenti, tutor, aule e laboratori.
Ricordiamo che ciascun aspirante potrà candidarsi per più Università ma poi potrà scegliere solo un percorso da seguire.
Per poter conciliare supplenza + frequenza del percorso numerosi docenti avranno necessità di permessi appositi per diritto allo studio.
Questa la situazione attuale, con USR che hanno già permesso la presentazione della domanda con riserva ma attribuiranno solo posti eventualmente residui e USR che non hanno attivato il modulo con riserva.ù
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Percorsi abilitanti docenti, a breve il via ai corsi: tutte le informazioni ultima modifica: 2024-01-14T18:00:06+01:00 da
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