dall’ufficio stampa della Gilda degli insegnanti, 9.11.2017
“È stato un primo incontro introduttivo, ma il nostro sindacato ha voluto mettere subito in chiaro che ci opporremo strenuamente a qualunque tentativo di aumentare l´orario di lavoro dei docenti che già sono costretti a trascorrere molto tempo a scuola senza ottenere alcun riconoscimento professionale né retributivo”.
A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, riferendosi alla riunione che si è svolta oggi pomeriggio all´Aran sull´avvio delle trattative per il rinnovo contrattuale.
“Abbiamo chiesto che in premessa venga esplicitata la definizione di orario di lavoro – spiega Di Meglio – in base a quanto stabilito dall´articolo 1 del decreto legislativo numero 66 dell´8 aprile 2003 che, in attuazione delle direttive europee 93/104/CE e 2000/34/CE, intende per orario di lavoro qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro, a disposizione del datore di lavoro e nell´esercizio della sua attività o delle sue funzioni“.
“Al presidente Gasparrini – aggiunge il coordinatore della Gilda – abbiamo poi ribadito che le risorse che il Governo intende investire per il rinnovo del contratto sono nettamente insufficienti dopo 9 anni di blocco e una perdita del potere di acquisto valutabile tra il 10 e il 15%. Il minimo che ci possiamo aspettare – conclude Di Meglio – è che le risorse stanziate con la legge 107/2015 vengano destinate al contratto”.
Roma, 9 novembre 2017
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
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