– Come avevamo notato la scorsa settimana la scuola è stata la grande assente dal dibattito preelettorale, e rischia di non ricevere alcuna attenzione neanche in quello post-elettorale, dominato dal confronto-scontro tra Centro-destra e M5S sulle questioni economiche (flat tax versus reddito di cittadinanza), sul destino della legge Fornero e sui problemi dell’immigrazione.
D’altra parte si deve considerare che il paziente lavoro di tessitura svolto in quest’ultimo anno da Valeria Fedeli con i sindacati, sfociato nel rinnovo del contratto, ha in qualche misura messo la sordina all’inquietudine di un mondo, come quello della scuola, che negli ultimi nove anni aveva subito due riforme (Gelmini e Renzi-Giannini), il blocco delle retribuzioni, una mobilità territoriale e professionale che ha lasciato scontenti tutti, un succedersi di ricorsi che ha gettato nella confusione le scuole e decine di migliaia di interessati e controinteressati.
Tutte premesse e concause di quello che De Rita aveva chiamato ‘rancore sociale’ nell’ultimo Rapporto Censis, presentato tre mesi fa, e che è probabilmente sfociato nella scuola (anche se mancano per ora sufficienti evidenze sociologiche) in scelte elettorali ostili alle forze politiche che avevano sostenuto in questi anni i governi Renzi e Gentiloni. A pagare è stato in particolare il PD di Matteo Renzi, forse perché il suo leader proprio sulla scuola aveva puntato le sue carte in termini di immagine e di scommessa sul futuro.
Così, malgrado la chiara inversione di rotta nella spesa per l’istruzione e le molte assunzioni effettuate in questi anni (ma sventagliando in tutta Italia migliaia di quarantenni meridionali con famiglia, da un lato per l’uso di un indecifrabile e assolutamente impolitico algoritmo, dall’altro perché la maggior parte degli studenti è al centro-nord), il risultato della Buona Scuola in termini di consenso è stato disastroso. Ma quale alternativa propongono i vincitori delle elezioni del 4 marzo? Può la scuola essere un terreno di confronto e di incontro tra le forze politiche nel nuovo Parlamento? Ne discutiamo nella notizia successiva.
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Dopo il 4 marzo 2018/1. La scuola assente ultima modifica: 2018-03-12T05:34:27+01:00 dadi Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 13.5.2024. Il parere di due esperti smonta quello…
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