L’orientamento di Governo e maggioranza sarebbe infatti quello di affrontare subito i nodi più ostici, come pensioni, Sud, incentivi all’innovazione e rinviare all’esame del Senato, dopo il referendum, le misure su scuola, sanità e famiglia. Una decisione che è ad alto rischio, perché se i tempi si dovessero rivelare stretti e il referendum non dovesse dare gli esiti auspicati da Renzi, ci si potrebbe trovare di fronte a un testo blindato, privo cioè di tutti gli aggiustamenti effettuati nelle commissioni di competenza.
Insomma, più che mai, il destino della Buona Scuola è legato a doppio filo al referendum del 4 dicembre.
.
Leave a Comment