Categorie: RuoloSupplenti

Incomprensioni e distanze siderali tra Governo e insegnanti

 

di Bruno Ventura, Scuola & Dintorni  2.8.2015.  

Quando ho visto quello che c’era scritto mi sono subito reso conto che da quest’orecchio proprio non ci sentono lì a Viale Trastevere. La nota critica che trovate qui sotto darà certamente luogo a polemiche furiose contribuendo ad inasprire sempre di più gli animi. Se volete il mio parere ritengo che sia il caso di ignorare totalmente quello che dicono perché in ballo c’è il destino di intere famiglie e il dramma che loro proprio non possono capire di gente che ha familiari da assistere in un Paese che oltre a tutto si sta apprestando anche a tagliare sulla sanità. Penso che nessuno abbia il diritto a criticare gli insegnanti in questo modo, continuando su una china odiosa fatta di astio e insulti intollerabili. Giudicate voi.

La nota
Questo appariva su La Stampa di Torino il giorno 1 agosto. Mentre c’è tempo fino alle ore 14 di venerdì 14 agosto per presentare la domanda on line di immissione in ruolo per gli insegnanti (istruzione.it ), sarebbero molti i docenti propensi a rinunciare alla stabilizzazione pur di non trasferirsi. Il bando prevede infatti che, nel caso che venga assegnata una sede non gradita, la rinuncia faccia uscire il professore dalla graduatoria. Pur rendendoci conto che c’è caso e caso e sedi oggettivamente lontane da casa propria – e non solo in termini di distanza – si tratta di un atteggiamento che ci pare paradossale. Negli Stati Uniti molti sono disponibili a trasferirsi non solo da uno Stato all’altro, ma persino da una costa all’altra, cosa impedisce a noi italiani di accettare anche il minimo trasferimento? Se si tratta di difficoltà oggettive, su cui le istituzioni possono intervenire in termini di agevolazioni fiscali/burocratiche o calmierando i canoni di affitto, lo facciano, ma altrimenti l’indisponibilità al trasferimento pare un’arretratezza culturale propria di noi italiani.

Il consiglio
Non potranno cancellare le Gae senza provocare un’ondata di ricorsi da parte degli insegnanti e nemmeno potranno ostacolare un referendum abrogativo che prima o poi si terrà, né tanto meno impedire alla Corte Costituzionale di sancire l’incostituzionalità di tutta la legge di riforma scolastica. Perciò vi dico: rifiutate tranquilli!

 

Incomprensioni e distanze siderali tra Governo e insegnanti ultima modifica: 2015-08-02T17:25:44+02:00 da
Gilda Venezia

Leave a Comment
Share
Pubblicato da
Gilda Venezia

Recent Posts

Esami di Stato nel Veneto, l’elenco dei Presidenti

dall'USR per il Veneto,  aggiornato il 13.5.2024. Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio…

4 ore fa

Indicazioni Nazionali. La questione dell’identità

TuttoscuolaNews, n. 1125 del 13.5.2024. Valditara: non serve studiare i dinosauri. Cosa dovrebbe cambiare? Con…

12 ore fa

Rivoluzionare la scuola? Al contrario, dobbiamo conservarla il più possibile

di Andrea Ceriani, La Tecnica della scuola, 12.5.2024. Incontenibile, debordante, straripante appare (anzi è) questo…

14 ore fa

Il doppio canale per le assunzioni sta diventando un caso politico

di Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola, 12.5.2024. Atteso un chiarimento del Ministro. Il comunicato…

14 ore fa

Concorso docenti, prove orali: come sono strutturate

La Tecnica della scuola, 12.5.2024. Durata, argomenti e come prepararsi alle prove del concorso. Concorso…

14 ore fa

Valditara e programma di storia, “Se il Ministro toglie il dinosauro dal sussidiario”

dal blog di Gianfranco Scialpi, 12.5.2024. Valditara e programma di storia. Prosegue il dibattito (unico)…

22 ore fa