Esami di Stato

Maturità, sono sempre di più gli studenti delle scuole private. In calo quelli delle statali

di Salvo Intravaia, la Repubblica, 11.6.2023.

Marche, Lazio e Sardegna sono le regioni con più privatisti, scendono invece del 12% in Toscana.

Crescono i maturandi delle scuole private. Gli studenti che fra meno di due settimane si presenteranno all’esame di Stato del secondo ciclo saranno in tutto 536mila, oltre 3mila e 600 in meno rispetto allo scorso anno. Il calo demografico inizia quindi a imporre i propri effetti anche sugli esami di maturità, ma solo nelle scuole statali. Perché coloro che hanno scelto una scuola paritaria per affrontare l’ultima sfida della carriera scolastica sono in aumento. I numeri diffusi qualche giorno fa dal ministero dell’Istruzione e del merito parlano chiaro e descrivono un trend ormai in atto da due anni. Mentre gli studenti delle statali che si presenteranno al cospetto delle commissioni per sostenere le due prove scritte e il colloquio conclusivi calano dell’1,3% nelle scuole di Stato, le ragazze e i ragazzi che si sono affidati a una paritaria crescono del 5%. Il dato è a macchia di leopardo sul territorio nazionale.

Le regioni con più privatisti

In alcune regioni, come Marche, Lazio e Sardegna, si registrano incrementi più consistenti: più 29% nel primo caso, più 10% nel secondo caso e più 15% nel terzo caso. Mentre in altre regioni si assiste al fenomeno opposto: in Toscana addirittura i candidati delle paritarie calano del 12%. Per Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, sulla scelta di tanti ragazzi di celebrare l’ultimo rito della loro carriera scolastica presso una paritaria potrebbe avere influito un elemento. “Il ritorno – spiega Giannelli – alla commissione con 3 membri interni e 3 commissari esterni. Ma anche il ritorno alla formula dell’esame con due prove scritte nazionali e il colloquio che scaturisce dalla riforma del 2015, applicata soltanto per un anno prima del Covid. È possibile – ribadisce il presidente di Anp – che una parte di studenti, intimoriti per il ritorno alla formula piena, ritenga di potere affrontare le prove in maniera più agevole presso una paritaria”.

Il trasferimento dalla scuola pubblica

Una parte dell’incremento che si è registrato nelle private è dovuto agli studenti che, dopo avere frequentato quattro anni presso una scuola statale, hanno deciso di trasferirsi in una privata. È il caso di Dario, che fino allo scorso anno frequentava il liceo scientifico a Palermo in una scuola statale. Ma che all’inizio di quest’anno ha deciso di trasferirsi in una scuola paritaria cattolica. “Il mio trasferimento – racconta – è stata una scelta ponderata. Non è stato per la mole eccessiva di compiti che assegnavano i docenti della scuola statale, ma per le modalità di insegnamento di alcuni di loro. E alla fine, ho deciso di cambiare ambiente. Non comprendevo – continua – la pressione da parte di alcuni professori intenti a farci studiare più intensamente, paradossalmente, le materie non di indirizzo, quelle umanistiche. Non amando questo approccio, sotto la spinta di mia madre ho iniziato a frequentare l’ultimo anno di liceo in questo nuovo istituto, in cui mi sono sentito sin da subito ben accolto e seguito, probabilmente anche grazie al numero estremamente inferiore di studenti in classe. In particolar modo – aggiunge – sono rimasto affascinato dall’istruzione ignaziana, che è dedita a seguire noi adolescenti anche al di fuori dell’orario scolastico, per formarci prima che come studenti, come persone che devono imparare a vivere nel mondo a contatto con gli altri”. Anche Gabriele ha deciso di cambiare aria. Ma ha scelto una paritaria laica. “Ho deciso di trasferirmi – spiega – perché non mi trovavo bene con alcuni professori e a metà del quarto anno anche per problemi miei personali ho deciso di andare alla privata dove sono molto più seguito e aiutato. Non per demeriti della vecchia scuola – precisa – ma semplicemente perché adesso mi trovo in una classe di 8 studenti, dove si studia bene ed è difficile distrarsi. I professori spesso chiudono un occhio e ti motivano sempre, c’è un rapporto quasi di amicizia con loro che provano a venirti sempre incontro”.

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Maturità, sono sempre di più gli studenti delle scuole private. In calo quelli delle statali ultima modifica: 2023-06-11T10:36:12+02:00 da

Gilda Venezia

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