Mobilità, il tempo stringe e il sistema crea problemi

Lucio Ficara,  La Tecnica della scuola  24.5.2016

– Il conto alla rovescia per la scadenza della fase B, C e D della mobilità dei docenti è ormai iniziato. Fra 10 giorni, precisamente il giorno 2 giugno a mezzanotte, non sarà più possibile inviare la domanda di mobilità per le suddette fasi. Quindi il tempo stinge e il sistema delle istanze on line crea qualche problema.

Infatti un gruppo di docenti di Napoli, impegnato in queste ore a compilare la domanda di mobilità per la fase C, ci segnala che “la funzione Istanze on line del MIUR è completamente imballata, non salva i dati e non consente di inserire gli allegati”.

Il dato parziale di istanze di mobilità prodotte attraverso il sistema on line del Miur , tra quelle inserite e quelle inviate, è di 180 mila domande. Una grande quantità di dati che è probabile sia la causa di qualche rallentamento del sistema. Basti pensare che ogni domanda presentata ha in media 3 allegati, il server della gestione allegati delle istanze on line del Miur sta contenendo oltre mezzo milione di file. Tuttavia sono da escludersi proroghe della data di scadenza, che resta fissata al giorno della festa della Repubblica ( 02 giugno 2016). Si ricorda che nella fase B della mobilità stanno partecipando i docenti entrati in ruolo entro il 2014 che chiedono trasferimento interprovinciale, e docenti assunti nel 2015/2016 in fase B e C da concorso 2012, che in tale fase saranno vincolati a fare domanda nella provincia di titolarità.

I docenti entrati in ruolo entro il 2014 che abbiano fatto anche domanda nella fase A di mobilità provinciale, possono ugualmente partecipare a questa fase B, e non si terrà conto della domanda fatta all’interno della provincia di titolarità, in fase A della mobilità, se si ottiene il trasferimento interprovinciale in fase B.

Nella Fase B, come disposto dal comma 8 dell’art. 9 dell’O.M. 241/2016, il personale assunto sino all’a.s. 14/15 può esprimere la preferenza per le sedi comprese nel primo ambito indicato per i trasferimenti interprovinciali ed indicare inoltre sino a 100 preferenze per gli ambiti territoriali e sino a 100 preferenze per le province. Ciò significa che i docenti entrati in ruolo entro il 2014 che chiedono trasferimento o passaggio in fase B della mobilità, nel primo ambito avranno assegnata la titolarità in una scuola, se non fosse soddisfatta una delle preferenze del primo ambito, dal secondo ambito in poi la titolarità sarà su ambito. Alla mobilità della fase C, la cui titolarità sarà esclusivamente su ambito, stanno partecipando i docenti neoassunti in fase B e C da Gae, che potranno esprimere sino a 100 preferenze per gli ambiti territoriali e sino a 100 per le province.Infine c’è la mobilità della fase D, la cui titolarità sarà esclusivamente su ambito e dove potranno partecipare i docenti neoassunti in fase 0 e A, e fase B e C da concorso. Nel caso di docenti neoassunti in fase 0 e A, che abbiano fatto anche domanda nella fase A di mobilità provinciale, potranno ugualmente partecipare a questa fase D,e non si terrà conto della domanda fatta all’interno della provincia di titolarità, in fase A della mobilità, se si ottiene il trasferimento interprovinciale in fase D. Stessa identica cosa vale per i docenti entrati in ruolo in fase B e C da concorso, a cui verrà di fatto annullata la domanda di mobilità presentata in fase Bse sarà soddisfatta la mobilità interprovinciale in fase D. Come dato statistico il minor numero di istanze presentato finora è proprio quello della fase D.

Mobilità, il tempo stringe e il sistema crea problemi ultima modifica: 2016-05-24T22:51:40+02:00 da

Gilda Venezia

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