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Precari della scuola: nella statale sono quasi 235mila. E il numero è destinato a salire

Precari: è nuovamente record del numero di docenti supplenti nella scuola statale. Quel che sembrava un limite pressoché irraggiungibile, quando nel 2021-22 i contratti a tempo determinato, annuali e a termine fino al 30 giugno, erano stati ben 224.958, l’anno dopo, invece, è stato superato, arrivando a 234.576 contratti. Non si conosce ancora il numero dei supplenti dell’anno scolastico in corso, ma, considerato che l’atteso reclutamento peri nuovi concorsi determinerà la copertura dei posti vacanti soltanto dal 2024-25, è quasi certo che nell’accertamento finale relativo al 2023-24 quest’ultimo record sarà nuovamente superato per effetto delle nomine di supplenza sui posti non ancora assegnati.

“Sempre più in alto!”, diceva una vecchia pubblicità. Il numero monstre dei 234.576 docenti supplenti è stato ufficializzato nelle scorse settimane dal Portale dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, superando il dato che il ministro Valditara aveva comunicato nel corso di una delle sue prime audizioni in Parlamento nel novembre 2022, in risposta ad alcune interrogazioni sul problema del precariato.

In proposito, il ministro aveva precisato che, a fronte di un organico complessivo di circa 871mila posti (comuni e di sostegno), i supplenti con contratto annuale fino al 31 agosto o a termine fino al termine delle attività didattiche ammontavano a 218mila unità. Nell’occasione il ministro non aveva nascosto la preoccupazione per la problematicità della questione che da anni condiziona la stabilità del sistema scolastico nazionale con incidenze negative sulla qualità del servizio e sulla continuità didattica, e aveva dichiarato che il reclutamento rappresenta “uno dei passaggi più difficili della gestione amministrativa del personale scolastico, sia per il numero dei soggetti coinvolti, sia perla complessità delle procedure, sia per il connesso impatto sull’intero sistema scolastico”.

Per questo, Valditara aveva annunciato l’intenzione di snellire le procedure e accelerare l’assorbimento dei precari. La sua risposta concreta, come si sa, è arrivata dopo oltre un anno con i bandi dei concorsi nello scorso dicembre. Il problema dei precari è risultato, comunque, ben maggiore di quanto a suo tempo dichiarato dallo stesso ministro, in quanto i dati definitivi riportati dal Portale ministeriale hanno fornito una quantità ben superiore ai 218 mila supplenti rilevati nel momento dell’audizione del ministro, acuendo la problematicità della situazione del precariato.

Precari: al Nord la quantità maggiore di supplenti

In rapporto al numero dei posti comuni e di sostegno (esattamente 871.702, comprensivi del potenziamento) funzionanti nel 2022-23, i 234.576 supplenti con contratto annuale o fino al 30 giugno, ufficialmente quantificati dal Portale Unico del ministero, rappresentano il 26,9%. Considerato a livello nazionale, quel 26,9% rappresenta una percentuale media complessiva, ma con riferimento alle specifiche situazioni regionali, l’incidenza dei docenti precari è nettamente differenziata, con il Piemonte che si attesta al 35% (21.941 supplenti su 62.739 posti), seguito dalla Lombardia con il 34,5% (44.362 supplenti su 127.186 posti), dall’Emilia R. con il 32%, dalla Liguria con il 31,4% e dalla Toscana con il 31,3%. La Basilicata ha una situazione più stabile, grazie ad una percentuale di docenti supplenti ferma al 16,4%, seguita da Calabria e Campania entrambe con il 17%.

Ne abbiamo parlato dettagliatamente all’interno del numero 639 di febbraio di Tuttoscuola.

Precari della scuola: nella statale sono quasi 235mila. E il numero è destinato a salire ultima modifica: 2024-02-25T04:34:14+01:00 da

Gilda Venezia

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