Nel corso del primo giorno di incontri, sabato 5 settembre si è svolta – alla presenza di oltre cento docenti, genitori e studenti provenienti da tutta Italia – l’assemblea dei comitati territoriali della Lip, la legge di iniziativa popolare in opposizione alla Legge 107, promossa per restituire “alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna”.
Bruno Moretto della Lip Bologna, ha spiegato l’attenzione sarà concentrata “su due punti: cosa fare dentro le scuole da subito e come organizzarci per un referendum; e poi per non passare per quelli che dicono solo dei no, discuteremo di come aggiornare la proposta di legge popolare che avevamo già presentato nel 2006 e per la quale avevamo raccolto 100mila firme”.
Domenica 6 settembre, invece, è previsto l’incontro nazionale di mobilitazione della scuola programmato in occasione del precedente appuntamento il 12 luglio scorso a Roma: i temi saranno quelli di ‘affrontare’ la 107, trovando una strategia comune tra chi dice di dire no e basta, rifiutandosi di applicare i punti più critici, oppure ‘smontarla’ dal di dentro. Per poi vedere come, se (ed eventualmente con chi) andare a un referendum.
“A Roma si è iniziato a ragionare su cosa fare dopo l’approvazione della riforma”, mentre stavolta, ha aggiunto Moretto, affronteremo “il tema della scuola e della riforma in generale e non solo singole questioni come quella del dirigente”.
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