30 mila per 2400 posti da preside «Vita da dirigente, altro che sceriffi»

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Il Corriere della sera, 27.12.2017

– A fine febbraio si conosceranno le date delle prove. Ci vorrà un anno compreso il tirocinio per avere i nuovi presidi. L’allarme della Fondazione Agnelli: non basteranno.

Alla fine saranno 30 mila a disputarsi i 2.425 posti di preside messi a bando dal Miur per il prossimo concorso per dirigente scolastico. Serviranno, nei piani del ministero, per chiudere la piaga delle cosiddette reggenze, il fenomeno ormai diventato normalità per il quale un preside di ruolo fa il «supplente» per una o più scuole più o meno vicine in cambio di un aumento di stipendio. In questo momento nelle scuole del Nord una scuola su due è diretta da un reggente.

Il tetto dei trentamila

Le domande per il concorso, annunciato per la primavera scorsa e arrivato dopo un lungo ritardo, dovranno essere presentate (in via telematica) entro venerdì 29 dicembre: in un mese ne sono arrivate 28.840 (dato aggiornato ale 9.30 del 27 dicembre), c’è dunque da immaginare che il rush finale farà sfondare il tetto dei trentamila. Comunque un terzo in meno rispetto al 2011 quando le domande furono 42.158, di cui ammesse circa 38 mila, alla fine alle prove parteciparono 33.531 docenti

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Almeno un anno prima di sapere i vincitori

Il bando, pubblicato a fine novembre, riporta tutti i dettagli delle prove (preselettiva perché i candidati superano di più di tre volte il numero dei posti; scritto e orale) Ma i candidati sapranno solo il 28 febbraio dalla Gazzetta Ufficiale la data della prima prova, quella preselettiva che aprirà poi ai vincitori le porte del concorso vero e proprio. La procedura, compreso il corso e il tirocinio che dureranno circa 6 mesi, si concluderà ad anno scolastico già iniziato e dunque se tutto andrà bene, i nuovi presidi saranno di ruolo non prima del 2019/2020. L’ultimo concorso, quello del 2011 tra ricorsi e burocrazie varie, si è concluso solo nel 2015.

E i posti sono troppo pochi

Ma c’è un altro problema che rischia di far saltare i piani del ministero e di lasciare un buon numero di scuole e di studenti senza preside: un preside su tre ha superato i 60 anni, e secondo i calcoli della fondazione agnelli per poter provvedere al fabbisogno di presidi da qui al 2021 (quando si dovrebbe tenere un altro concorso) ci vorrebbero almeno il doppio dei posti. ecco che cosa ha calcolato la Fondazione Agnelli: i 2.400 posti banditi dal Miur fino al 2021-22 basteranno a coprire appena la metà dei posti che si libereranno in base al turnover.

I dati

Attualmente sono 6.792 i dirigenti scolastici in servizio, 1.189 i posti vacanti, 1.748 le reggenze. Il 68,2% dei dirigenti in servizio è una donna, il 31,6% ha più di 60 anni (un dato comunque in calo rispetto al passato), l’età media è di 55,6 anni. «Con il nuovo concorso affronteremo la carenza strutturale di personale dirigente nelle scuole che ha fatto crescere, di anno in anno, il fenomeno delle reggenze, fino a renderlo patologico» ha spiegato la ministra Fedeli a settembre, quando è stato emanato il regolamento che precede il bando, aggiungendo che «abbattere il fenomeno delle reggenze significa, lavorare per la qualità del sistema».

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