Professione Docente, Numero 5, anno XXVII, novembre 2017
Quadri per una per una analisi attenta e circostanziata di Renza Bertuzzi
C’è un filo armonico che lega diversi contributi, di alto spessore, pubblicati in questo numero di Professione docente. Pagine da leggere, con calma e meditazione, non assecondando la corrente della fretta e del mutamento vorticoso.
Contratto e Rinnovo delle RSU. Lo stato dell’ arte di Rino Di Meglio
Il quadro della situazione contrattuale. E il rinnovo delle RSU, momento di richiamo a non trascurare e da considerare con attenzione. A cura del cooordinatore nazionale Rino Di Meglio
Come non depotenziare il potenziamento di Gianluigi Dotti
L’analisi della norma ci permette di limitare i danni della legge 107/2015 facendo leva sui compiti del Collegio dei docenti e del Consiglio d’istituto per contrastare una delle fondamenta della Buona Scuola che è l’impostazione gerarchica
I tempi della scuola: eliminare i compiti a casa, sollevare dalla responsabilità famiglie e allievi
di Fabrizio Reberschegg
E’ necessario contrastare la facile proposta dell’abolizione dei compiti a casa. Lo studio deve avere tempi e spazi individuali, lo studio è anche fatica, pazienza e acquisizione di responsabilità. Si impara non solo in classe, ma anche riflettendo, ripetendo, ricercando da soli
Smartphone a scuola: una subalternità alle invadenti proposte del mercato. di Giulio Ferroni
A me sembra in realtà che oggi sia in atto, non solo in Italia, ma in tutti i paesi dell’occidente, una vera a propria distruzione della scuola. E per estremo paradosso si pretende di inscrivere tutto ciò nell’alveo di una democratizzazione della stessa scuola
Non per la scuola ma per la vita (lunga) di Marco Morini
Negli Stati Uniti, grandi sono le differenze nelle aspettative di vita tra laureati e non laureati. Anche nel vecchio continente però il tasso di mortalità è inversamente proporzionale al titolo di studio. Una grave disuguaglianza sociale di cui si parla poco
Francia: la narrazione del lifelong learning di Roberto Casati
Anche in Francia si combatte contro i “fannulloni” con la formazione continua. In realtà non si smette mai di imparare e più che dedicarsi alle nuove tecnologie sarebbe meglio imparare cose che” meritino” un investimento di lungo, anzi lunghissimo termine
Riconoscimento della Civetta d’oro a Paolo Fresu di Fabrizio Reberschegg e Ester Trevisan
Nuoro, 11 settembre 2017. A Fresu riconosciuta la figura di “magister” perchè , pur non insegnando formalmente nella scuola, egli assume il ruolo di esempio per le ragazze e i ragazzi italiani ed europei
“Dalla scuola della Costituzione alla Buona Scuola passando per Don Milani” di Ester Trevisan
5 ottobre 2017, tradizionale convegno della Giornata Mondiale dell’Insegnante. Grande partecipazione, dibattito e discussione
Senza riti di passaggio, l’ immaturità è di massa di Fabrizio Tonello
Il problema dell’immaturità degli studenti mi sembra più vasto di quanto apparisse dall’articolo di Piero Morpurgo “Il buonismo non aiuta” pure di ispirazione perfettamente condivisibile
E’ necessario è uno stile di insegnamento che non lusinghi gli studenti ma che ne alzi le aspettative
di Renza Bertuzzi
Intervista a Frank Furedi. Traduzione di Camilla Dotti. Ha collaborato Ester Trevisan
Pensione anticipata: è conveniente? di Rosario Cutrupia
Dipartimento previdenza e pensioni della Gilda degli Insegnanti
Le fake news del ministero: un anno in meno di scuola per gli stessi contenuti di Gianluigi Dotti
La Gilda degli Insegnanti ritiene che sull’istruzione si debba investire e non risparmiare, che la ministra dovrebbe ritirare il decreto aprendo un dibattito sui risultati della precedente sperimentazione e discutendo sulle possibili conseguenze che la riduzione del percorso scolastico avrebbe sulla qualità dei risultati degli apprendimenti degli studenti
Lavoro mirato, con regolare contratto di Massimo Quintiliani
L’apprendistato per il diploma di istruzione: un’alleanza formativa tra scuola e impresa, che, a differenza del modello trasandato dell’ alternanza scuola lavoro, offre garanzie e formazione agli studenti
Sogni e incubi degli anni ruggenti: il 1926 di Piero Morpurgo
Finestra sul mondo e nel tempo. La storia della Scuola
Mengaldo o della chiarezza: un critico che non rinuncia a valutare di Sebastiano Leotta
In questa ultima serie di interventi, Mengaldo riprende i suoi oggetti prediletti: le traduzioni poetiche, la poesia dialettale, Montale, Primo Levi, Saba, letture e interpretazioni di singole poesie
Proposta insipiente di Sergio Torcinovich
Presentata alla Camera dei deputati una proposta di legge “per la formazione della genitorialità e per il sostegno della responsabilità educativa dei genitori”. Da farsi a scuola, a cura degli Organi collegiali (!)
Chiamata diretta: frana di un pilastro delle buona scuola di Ester Trevisan
Doveva essere un pilastro della “Buona Scuola” ma si è rivelata un fallimento. È quanto emerge da una rilevazione condotta dalla Gilda degli Insegnanti attraverso le sue sedi provinciali
Quadri per una per una analisi attenta e circostanziata
C’ è un filo armonico che lega diversi contributi, di alto spessore, pubblicati in questo numero di Professione docente. Pagine da leggere, con calma e meditazione, non assecondando la corrente della fretta e del mutamento vorticoso.
30 Ottobre 2017 | di Renza Bertuzzi
C’ è un filo armonico che lega diversi contributi, di alto spessore, pubblicati in questo numero di Professione docente, ed è la critica decisa e convinta della infatuazione sciocca e quindi pericolosa per smarthone & C. , da utilizzare, addirittura, come strumento didattico. Parola e prospettiva di Ministra della Pubblica Istruzione. Con il piacere della condivisione e della percezione di non essere soli in questo deserto che si è votato all’ ossequio del mercato, ospitiamo i contributi di Giulio Ferroni, Smarthone a scuola: una subalternità alle invadenti proposte del mercato; di Roberto Casati, Francia: la narrazione del lifelong learning; l’ intervista con Frank Furedi, E’ necessario uno stile di insegnamento che non lusinghi gli studenti ma che ne alzi le aspettative.
C’ è il quadro della situazione contrattuale e del rinnovo delle RSU,a cura di Rino Di Meglio. Due pagine sintetiche che aggiornano i colleghi sullo stato dell’ arte del rinnovo contrattuale, ricordando la parte storica del percorso: da quanto si aspetta un nuovo contratto e cosa è stato fatto dalla Gilda per rompere l’ assedio del blocco e precisando altresì i punti essenziali su cui si fonda la piattaforma della Gilda per il rinnovo contrattuale. Quindi il rinnovo delle RSU, che scadono nel 2018: un appuntamento importante per confermare una rappresentanza che stia dalla parte dei docenti.
C’ è la panoramica, accurata come sempre, sulla possibilità di pensionamento anticipato (APE volontaria), Rosario Cutrupia, Pensione anticipata: è conveniente?
C’ è l’ appuntamento fisso con l’ analisi accurata delle scelte sulla scuola e sull’ istruzione, delle misure già operative (Gianluigi Dotti, Come non depotenziare il potenziamento; Ester Trevisan, Chiamata diretta: frana un pilastro della buona scuola); delle linee di tendenza (Fabrizio Reberschegg, I tempi della scuola: eliminare i compiti a casa, sollevare dalle responsabilità famiglie e allievi; Gianluigi Dotti, Le fake news del Ministero : un anno in meno di scuola per gli stessi contenuti; Sergio Torcinovich, Proposta insipiente).
Ci sono i resoconti di due Convegni della Gilda “Non ci arrendiamo: metteremo in campo tutti gli strumenti della critica e della democrazia per modificare i provvedimenti sbagliati”, aveva dichiarato il Coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, nell’ intervista a Ester Trevisan pubblicata nel numero scorso del giornale. Due occasioni in cui sono stati messi in campo gli strumenti della critica (Ester Trevisan, Resoconto del Convegno Dalla scuola della Costituzione alla buona scuola, passando per Don Milani) e della visione creativa della Gilda (Fabrizio Reberschegg, Riconoscimento della civetta d’ oro a Paolo Fresu).
C’ è il dibattito, lo scambio intellettuale, benvenuto nel giornale, palestra di discussione (Fabrizio Tonello, Senza riti di passaggio. L’ immaturità è di massa), che risponde al contributo di Piero Morpurgo del numero scorso.
Infine i tanti palcoscenici nel Teatro delle idee: Marco Morini, Non per la scuola, ma per la vita (lunga), su come l’ istruzione, formalizzata, aiuti a vivere di più; Massimo Quintiliani, Lavoro mirato, con regolare contratto, su un esperimento più serio dell’ alternanza scuola/lavoro; Piero Morpurgo, con la consueta puntata di Storia della scuola, Sogni e incubi degli anni ruggenti: il 1926; Sebastiano Leotta, Mengaldo o della chiarezza: un critico che non rinuncia a valutare.
Tutto qui. Pagine da leggere, con calma e meditazione, non assecondando la corrente della fretta e del mutamento vorticoso.
Renza Bertuzzi
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Professione docente, on line il numero di novembre ultima modifica: 2017-11-01T06:01:16+01:00 da