Abuso di mezzi di correzione? No, solo ramanzine. “Dopo oltre tre anni di calvario giudiziario, l’umiliazione di aver ricevuto un provvedimento giudiziario consegnatole mentre era in classe, davanti ai suoi piccoli alunni di scuola primaria”, una maestra dell’Istituto Comprensivo di Noceto e’ stata assolta con formula piena dal Tribunale di Parma). Lo rende noto Gilda insegnanti di Parma e Piacenza.
La docente, ricorda il sindacato degli insegnanti, era finita a giudizio dopo un’indagine svolta dai vigili urbani del paese parmense, che aveva suscitato clamore.
ABUSO DI MEZZI CORREZIONE, COSA ACCADEVA IN AULA
Le contestavano, scrive Gilda in una nota, ” l’”abuso di mezzi di correzione”, ma in realta’ nel processo e’ emerso che erano solo ramanzine fatte ad alunni vivaci e l’”abbandono di minore”. In realta’ si e’ trattato solo del caso di un bambino particolarmente esuberante che durante le ore di scuole si era avvicinato ad una finestra dicendo giocosamente di volersi “buttare giu’”.
La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, il cui coordinatore Salvatore Pizzo ha presenziato alla lettura della sentenza, sottolinea che “le prove usate dall’accusa sono state utilissime per la difesa della maestra che e’ stata assistita dall’avvocato Emanuele Cucchi”, e auspica che la docente possa rivalersi in tutte le sedi dei danni subiti.
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