Assunzioni: quando è la “macchina” a decidere il tuo futuro

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di Avv. Marco Barone, Orizzonte Scuola,   12.8.2015

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Società del 2.0, della grande automatizzazione, che se da un lato ha comportato una mera agevolazione per il lavoro svolto dall’uomo, dall’altro ha favorito anche una espulsione dal mondo del lavoro, perché automatizzazione significa ridurre i costi, significa razionalizzare, significa ridimensionare gli organici.

Ma lemacchine, determinano anche il futuro lavorativo dei dipendenti, minando i rapporti umani, rimettendo il tutto ad una scelta che a volte è difficile decifrare, comprendere, controllare. Mai come per queste assunzioni “straordinarie” la macchina avrà un

ruolo determinante, contro ogni mera ragionevolezza. Un sistema difficile da controllare, e dove sorgono mille interrogativi.

Eppure esistono, per quanto concerne l’esercizio dell’azione amministrativa, della buona amministrazione, principi che la macchina non dovrebbe compromettere. Pensiamo a quelli canonici che riguardano il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi, questi devono necessariamente avvenire nel rispetto dei principi, anche di natura comunitaria, di trasparenza, pubblicità ed imparzialità conformemente al principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione ove gliobiettivi di trasparenza,
pubblicità, partecipazione e tempestività dell’azione amministrativa e le esigenze di trasparenza e credibilità della pubblica amministrazione devono essere non concetti astratti ma concreti.

La legge n. 241 del 1990 esuccessive integrazioni e modifiche vorrebbe dare applicazione generale a regole che sono attuazione, sia pure non esaustiva, del principio costituzionale di buon andamento dell’amministrazione (art.97 della Costituzione) negli obiettivi di trasparenza, pubblicità, partecipazione e tempestività dell’azione amministrativa, quali valori essenziali in un ordinamento democratico.

Ciò lo ricorda una Sentenza della Corte Costituzionale del 1987 n° 262. D’altronde l’accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalita’ di pubblico interesse, costituisce principio generale dell’attivita’ amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l’imparzialita’ e la trasparenza. Ora, la famigerata macchina, pensando alla complicatissima procedura del sistema delle assunzioni straordinarie, riuscirà a garantire i valori essenziali dell’ordinamento democratico? Quale vigilanza, quale controllo effettivo sarà possibile? Quale trasparenza? Quale verifica?

Se già era complicato con il pregresso sistema delle GAE in ambito provinciale poter effettuare determinate verifiche in ordine alla propria posizione e non solo, con il sistema ora sussistente, temo che sarà una situazione a dir poco diabolica riuscire a dimostrare la propria ragione nei confronti di un sistema nato male e che rischia di compromettere i principi fondamentali della civiltà giuridica e del buon andamento della cosa pubblica.

Assunzioni: quando è la “macchina” a decidere il tuo futuro ultima modifica: 2015-08-12T10:35:45+02:00 da
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