dal blog di Gianfranco Scialpi, 2.2.2023.
Aumenti stipendi docenti. Il Ministro G. Valditara pone il problema economico. Al momento la legge di Bulancio presenta un altro scenario
Aumenti stipendi docenti
Aumenti stipendi docenti. Siamo ancora al palo! L’ultimo contratto economico firmato a fine 2022 ha confermato che siamo di fronte solo a degli adeguamenti. L’espressione si riferisce sostanzialmente a quanto previsto dal D.lvo 29/93, solo formalmente abrogato dal D.lvo 165/01. Si è arrivati a 124 €, grazie al reperimento di fondi non strutturali. Con il prossimo contratto 2022-24 si ripartirà dalla normativa vigente (D.Lvo 29/93…).
Fatta questa premessa, ogni giorno (quasi) il Ministro G. Valditara pone il problema dell’inadeguatezza degli stipendi dei docenti. L’ultima dichiarazione non lascia dubbi.”Ho posto come tema prioritario quello degli stipendi di tutti gli insegnanti, ovunque. E ho detto che ‘dobbiamo lanciare una grande sfida per trovare risorse per la scuola e soprattutto per gli insegnanti’ poi parlando degli stipendi che sono molto, troppo bassi, ho affermato che dobbiamo trovare anche forme nuove ed ulteriori finanziamenti alla scuola a beneficio di tutto il personale”
La cruda verità della legge di Bilancio
Occorre riconoscere al Ministro l’intento di porre all’attenzione della politica e dell’opinione pubblica la questione salariale. Purtroppo gli annunci e le dichiarazioni hanno un valore pari allo zero. Questi sono privi del dove reperire le risorse economiche per gli aumenti stipendiali. L’unica certezza è la legge di Bilancio 2023 che non prevede risorse (adeguamenti) per il contratto 2022-24. Lo scenario macroeconomico (Pil, crisi energetica, conflitto russso-ucraino…), purtroppo non lascia ben sperare per il raggiungimento dell’obiettivo degli stipendi europei.