di Andrea Carlino, La Tecnica della scuola, 5.4.2020
– La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, interviene a Che Tempo che fa, su Rai Due. Tanti gli argomenti trattati: esami di Stato, valutazione, didattica a distanza e del decreto scuola per accompagnare, con responsabilità e serietà, la scuola e i ragazzi verso la fine di questo anno scolastico e l’inizio del prossimo.
Queste le sue parole: “La maggioranza prepara la fine di questo anno scolastico che non sarà perso grazie alla didattica a distanza e prepariamo anche l’inizio del prossimo. Fino a quando non ci sarà sicurezza non si tornerà in classe. Orgogliosa e fiera di quello che sta facendo il personale scolastico. Tornare a scuola il 18 maggio? Se è un rischio no. Ho il compito di tutelare i miei studenti e di garantire alle famiglie che fino a quando non ci sarà la sicurezza per tutto il personale scolastico e gli studenti di poter mettere piede in classe, non torneranno in classe. Quando si ritornerà a scuola è perché avremo la certezza che i figli di tutti gli italiani siano al sicuro. Sarei felicissima di riportare i miei studenti in classe, soltanto quando le condizioni lo permetteranno. Quando si ritornerà a scuola è perché avremo la certezza che i figli di tutti gli italiani siano al sicuro”.
“Maturità? Ci sono due scenari, se si torna il 18 maggio ci sarà un esame con la commissione interna con il tema di italiano su base nazionale, mentre la seconda prova, invece, sarà decisa da ogni singolo istituto. Se non si torna a scuola ci sarà solo una prova orale. All’esame di maturità saranno ammessi tutti. Non avendo la sicurezza di avere raggiunto tutti gli studenti con la didattica a distanza, è questa la decisione giusta da prendere. Tuttavia la promozione non sarà garantita”.
“Esame di terza media? Ci sono due scenari. Se non si torna a scuola gli studenti presenteranno un elaborato finale e saranno scrutinati dopo la presentazione di questo scritto”.
Sul prossimo anno scolastico dice: “Stiamo pensando a un piano per riprendere le scuole in modalità in distanza se si dovesse riproporre il problema coronavirus anche in autunno. Penso al problema atavico alle classi pollaio in cui è difficile tenere il metro di distanza. Con lo staff del ministero lavoreremo a tutti gli scenari. Lunedì in Cdm discuteremo a un decreto che farà riferimento anche a questi aspetti”.
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