Azzolina. Perché?

di Fabio Barina, dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 30.4.2020

– La ministra dell’Istruzione Azzolina ha rilasciato su Skuola.net un’intervista in cui ha voluto anticipare ai “diretti interessati” “sostanziosi cambiamenti”  per gli esami di Terza Media.

Terza media e valutazioni finali, come funzioneranno

Sostanziosi cambiamenti in vista anche per gli esami di Terza Media: “A loro faremo preparare una tesina, poi ci sarà lo scrutinio finale. Niente orale”. Per tutti gli altri, invece, si avvicina il momento delle valutazioni di fine anno. Un altro aspetto su cui c’è ancora molta confusione.

E per chi dovrà recuperare eventuali lacune, come si organizzeranno le scuole? “Di base c’è che più si studia oggi meno si deve recuperare domani – prosegue Azzolina – sappiamo però che la didattica a distanza ha avuto un grande successo, ma non dappertutto. Ho dovuto pensare a chi ha avuto più difficoltà negli ultimi mesi. Ma le valutazioni si faranno. Chi avrà 8 è perché lo avrà meritato, chi avrà 4 dovrà recuperarlo. Ma più che concentrarci sul numero dobbiamo concentrarci sulle competenze acquisite o non acquisite. A partire dagli inizi di settembre dovranno essere recuperate quelle competenze che ancora non si possiedono, altrimenti per quegli studenti il prossimo anno potrebbe rivelarsi più difficile”.

Confusione

A breve uscirà l’ordinanza sulla valutazione – precisa la Ministra – ma già ci sono delle regole ben precise. Gli insegnanti godranno di piena libertà, saranno loro a valutare gli studenti sulla base di quanto hanno potuto effettivamente fare durante quest’anno; mi fido ciecamente di loro. Gli studenti devono fare altrettanto, fidarsi dei loro docenti”.
Manca perché un mese: ancora non vi è certezza: lo sa la Ministra che gli esami si preparano per tempo e non nell’ultimo mese. Perché aspettare tanto? Perché in tutto questo tempo di DaD MAI è stata espressa la benché minima indicazione sull’esame finale del I ciclo?

Il punto

Non si comprende bene perché i “diretti interessati” siano gli studenti dal momento che questi dovranno seguire le indicazioni dei loro insegnanti. Che a loro volta sono ancora in attesa delle intenzioni del Miur e per conoscerle devono leggersi un’intervista su Scuola.net. Da mesi la scuola vive nella precarietà più assoluta: tutti sapevano che le scuole non si sarebbero riaperte e che sarebbe stata impraticabile qualsiasi forma di prova scritta all’esame.  Ma il Miur ma questo non ha mai stato sciolto ufficialmente questo possibile equivoco, preoccupandosi piuttosto di ricordare ai docenti la necessità di rimodulare la didattica e aggiungendo ulteriori inutili adempimenti burocratici, peraltro onerosi e  impossibili da seguire dal momento che non vi è stata finora un’indicazione temporale precisa entro cui rimodulare tutta la didattica.

Il problema

Ma la questione è un’altra: davvero è inutile l’esame orale, sia esso svolto in presenza o a distanza? Davvero la soluzione migliore è quella di produrre una tesina? Non sa la ministra che si tratta di un elaborato ormai superato? Svolto attraverso copia-incolla, con l’aiuto di genitori e fratelli maggiori? Che penalizza gli studenti che sono privi di strumentazioni o che possiedono dispositivi obsoleti? Non considera il fatto che circa un terzo delle famiglie italiane sono prive o hanno problemi nell’uso delle strumentazioni tecnologiche?

Inesperienza

Di fatto tale proposta risulta del tutto inadeguata alla situazione e al di fuori di ogni contesto scolastico. La ministra lasci perdere qualche istituto scolastico di eccellenza dal punto di vista tecnologico e si cali nella realtà delle nostre aule. E per far questo deve circondarsi di qualche insegnante vero, magari di antico pelo, che però sia uomo di aula e non semplicemente “esperto”  entrato in classe solo in gioventù.

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Azzolina. Perché? ultima modifica: 2020-04-30T06:21:16+02:00 da
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