Caos concorso presidi: il ministero valuta di fare causa a Formez e Fiera di Roma

di Salvo Intravaia, la Repubblica, 10.5.2024.

Oltre duemila candidati costretti in spazi inadeguati e puzza di fogna. Valditara: “Disfunzioni inammissibili”. Si cercano i responsabili “cui siano addebitabili i problemi riscontrati, affinché ne possano rispondere”

Gilda Venezia

Dopo la figuraccia sul concorso straordinario a preside di qualche giorno fa, il ministero dell’Istruzione e del merito sta valutando di rivalersi contro gli organizzatori dell’evento: Formez e Fiera di Roma. Il danno d’immagine è stato clamoroso. A più riprese i candidati in attesa di svolgere la prova scritta hanno invocato l’intervento della forza pubblica per i disservizi di cui sono stati vittima.
Parlando addirittura di “dignità umana calpestata”. Lo stesso ministro Giuseppe Valditara, che ha parlato di “disfunzioni inammissibili”, non ha gradito per nulla il trattamento riservato agli oltre 2mila aspiranti presidi costretti ad attese lunghissime, stipati in un padiglione non adeguato a ospitare tante persone.
E per di più con pochi servizi igienici e perfino poche postazioni dove svolgere la prova, con una puzza di fogna nauseabondo e con una organizzazione, hanno riferito molti partecipanti alla prova scritta della selezione per diventare dirigente scolastico, che ha lasciato a desiderare in tutto. O quasi. Con candidati presi da crisi di panico e svenuti per l’attesa eccessivamente prolungata.

Gli organizzatori: Formez e Fiera di Roma

Il concorso riservato a 2.374 candidati che nella selezione del 2017 sono stati bocciati allo scritto, ma che hanno ancora un giudizio pendente con la giustizia amministrativa, è stato organizzato da Formez PA – Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni.
“Un’associazione – si legge nel sito – con personalità giuridica di diritto privato, in house alla presidenza del consiglio – Dipartimento della Funzione pubblica ed alle amministrazioni associate” che è controllata e vigilata dallo stesso Dipartimento della Funzione pubblica di palazzo Chigi. Fiera di Roma è interamente posseduta da Investimenti S.p.A, proprietaria delle strutture del quartiere espositivo-congressuale. Una società privata in controllo pubblico cui fa capo la stessa Fiera di Roma.

Il ministero potrebbe fare causa

Dalle stanze del ministero trapelano le prime indiscrezioni sull’organizzazione dell’evento.
Secondo accordi presi ampiamente prima che la prova scritta computer-based dello scorso 6 maggio avesse luogo, i funzionari del ministero contattavano Formez. Il 15 marzo viale Trastevere chiede all’associazione di predisporre 2.374 postazioni per altrettanti partecipanti alla prova scritta. E una decina di postazioni in più per eventuali provvedimenti cautelari del Tar dell’ultimo minuto. A fine marzo, Formez conferma di avere predisposto 2.384 postazioni. Il tutto sarebbe testimoniato da un fitto scambio di email tra il ministero le le due società.
Tutto sembra procedere per il verso giusto. Anche perché il successivo 3 aprile, un mese prima della prova, Formez e Fiera di Roma comunicano di avere individuato il padiglione dove fare svolgere la prova: quello dove i bagni sono insufficienti e dove c’è puzza di fogna.
Quello di cui lo stesso ministro e i suoi più stretti collaboratori non riescono a capacitarsi è come mai sia potuto accadere che sia stato individuato un edificio così carente. Non si è trattata di una scelta dell’ultimo momento, insomma. Per questa ragione si cercano i responsabili “cui siano addebitabili i problemi riscontrati, affinché ne possano rispondere”.

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Caos concorso presidi: il ministero valuta di fare causa a Formez e Fiera di Roma ultima modifica: 2024-05-11T04:19:25+02:00 da
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