Lucio Ficara,  La Tecnica della scuola  5.8.2016

– l problema degli errori sulla mobilità, generato, secondo i sindacati e le persone di buon senso, da un difetto di algoritmo, sta diventando un caso sociale.

Dopo le proteste di molti insegnanti, in particolar modo di insegnanti meridionali che protestano per i gravi errori riscontrati sui trasferimenti delle fasi B, C e D della mobilità della scuola primaria e secondaria di primo grado, si sono registrati dei tafferugli in piazza Plebiscito a Napolitra insegnanti e forze dell’ordine. Adesso a buttare benzina sul fuoco, con un sarcasmo fuori posto ed offensivo, arriva un tweet del giornalista Fabrizio Rondolino. Cosa cinguetta il giornalista di così offensivo? Prendendo di mira la categoria dei docenti meridionali scrive: “Se gli insegnanti del Sud che urlano in tv conoscessero l’Italiano, almeno capiremmo che vogliono“. Questo giornalista che scrive per l’Unità, giornale di riferimento del Partito Democratico, non è nuovo a sortite contro gli insegnanti della scuola pubblica ed in particolare a quelli del sud Italia. Infatti Rondolino, quando nel giugno 2015 i docenti contestavano e manifestavano contro la legge sulla Buona Scuola, usci con un altro tweet fuori luogo e carico di astio contro gli insegnanti: “Perché la polizia non li riempe di botte?”. Pare che il giornalista prima vicino a Massimo D’Alema e oggi vicino a Renzi, abbia un odio profondo contro i professori della scuola pubblica.

Ci piacerebbe vedere da parte del ministro Giannini e del sottosegretario Davide Faraone, una difesa degli insegnanti della scuola pubblica e soprattutto degli insegnanti del sud Italia, che con grande onestà e serietà continuano a reggere, malpagati, umiliati e con enormi sacrifici, il sistema scolastico italiano. Comunque sul web molti docenti stanno commentando indignati il pessimo tweet di Rondolino e la polemica impazza.

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