Casa (M5S): prove concorsi docenti in autunno

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Orizzonte Scuola, 31.7.2020

Grazie alle GPS benefici da settembre.

Gilda Venezia

Vittoria Casa (M5S) è stata eletta mercoledì Presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera. Casa è stata preceduta dall’Onorevole Luigi Gallo, anch’egli del Movimento 5 Stelle. A Orizzonte Scuola spiega le priorità del nuovo incarico, ma anche la situazione complessa per la ripartenza della scuola a settembre tra sicurezza, concorsi e nuove assunzioni.

Innanzitutto congratulazioni per il nuovo incarico. Quali saranno le priorità da Presidente della Commissione Cultura della Camera?

Grazie per le congratulazioni, grazie alle mie colleghe e ai miei colleghi per la fiducia che hanno riposto nella mia persona. Spero di poterla ripagare, con impegno e dedizione. Come Presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione la mia priorità sarà quella di creare un clima costruttivo e di collaborazione tra tutti i componenti, per poter dare al Paese i migliori risultati possibili del lavoro parlamentare. Pur nelle legittime e naturali divergenze di opinioni, vero sale della democrazia, abbiamo il dovere di lavorare alacremente, a maggior ragione in una fase complessa e critica come questa, per andare incontro ai cittadini, rilanciare economicamente i nostri settori produttivi e il sistema di istruzione investendo su scuola, università e ricerca, per sostenere la cultura, lo sport, lo spettacolo, l’editoria. Se vogliamo costruire un futuro diverso e migliore, occorre valorizzare ogni singola risorsa e metterla a frutto. Non possiamo permetterci di perdere tempo in sterili polemiche ma guardare all’obiettivo comune, vale a dire il benessere e il progresso del nostro Paese.

Un’elezione che arriva in un periodo particolare e difficile

La tremenda emergenza che si è abbattuta non soltanto sul nostro Paese ma in ogni parte del mondo impone di pensare al futuro in maniera diversa. I mesi di lockdown hanno evidenziato criticità già esistenti e dimostrato che sono necessarie numerose riforme in vari settori. Negli ultimi 30 anni sono prevalsi orientamenti economico-sociali improntati alla riduzione della spesa pubblica in favore di logiche di mercato. La sanità pubblica, l’istruzione, la cultura, la tutela del patrimonio artistico-monumentale hanno subito drastici tagli e le conseguenze sono oggi sotto gli occhi di tutti. Ma dalle grandi crisi nascono nuove opportunità. Anche i recenti risultati del Consiglio Europeo ci dicono che finalmente si guarda al domani con prospettive differenti rispetto a quanto è accaduto, ad esempio, dopo la crisi economica del 2008. Adesso dobbiamo cambiare le nostre priorità, tornare ad una politica a misura di cittadino e che dia maggiore valore al capitale umano.

A settembre si torna a scuola. Su alcuni punti ci sono dubbi: partiamo dall’orario. Come si potranno organizzare le scuole?

La flessibilità nell’organizzazione degli orari non è una novità. In tante scuole già da oltre 20 anni è possibile offrire agli studenti soluzioni alternative. Quindi anche con una disposizione diversa dell’orario scolastico, non andrà persa neppure un’ora di lezione. A volte l’impressione è che in Italia ci sia un’immagine fin troppo stereotipata della scuola, come se abitudini e consuetudini non possano mai mutare. Eppure in tutta Europa esistono sistemi scolastici molto più flessibili, in riferimento ad ogni aspetto dell’organizzazione scolastica.

E poi precari, tra concorsi e nuove graduatorie provinciali per le supplenze

In questi giorni sono in corso le ultime procedure per l’iscrizione al concorso ordinario e al concorso straordinario, oltre all’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. Pur in un momento di grande difficoltà, sono state previste nuove modalità per l’assegnazione delle supplenze, garantendo agli aspiranti la possibilità di essere convocati su tutta la provincia. I benefici di tale sistema saranno tangibili da settembre, quando le scuole ridurranno notevolmente il ricorso alle MAD. Riguardo ai concorsi, le prove si svolgeranno in autunno e l’obiettivo è l’immissione in ruolo dei vincitori per l’anno scolastico 2021/2022.

Docenti e ATA in più da settembre: saranno i Dirigenti scolastici a decidere quante assunzioni fare?

Anche in questo caso occorre fare riferimento all’autonomia didattica e organizzativa. La norma inserita con un emendamento all’interno del Decreto Rilancio stabilisce che ogni scuola possa richiedere dei posti aggiuntivi, rispetto agli organici già individuati, e assumere personale ATA o docenti qualora le condizioni emergenziali lo richiedessero. Sottolineo che si tratta di personale aggiuntivo e che dovrà essere ogni singola scuola a farne richiesta, in linea con le proprie esigenze didattiche e organizzative.

Altra questione particolarmente delicata è il rientro a scuola della fascia 0-6.

E’ chiaro che per la fascia 0-6 bisognerà attuare delle strategie differenti, coniugando sicurezza e diritto alla socializzazione. Negli ultimi due mesi, la riapertura dei campi estivi ha dato modo di valutare modalità di gestione adatte ai più piccoli, mentre eventuali situazioni di pericolo sono state prontamente segnalate. Sarà fondamentale individuare spazi all’interno dei locali comunali per permettere l’organizzazione di gruppi meno numerosi, facilitare le partnership tra gli enti pubblici e i privati, garantire alle famiglie flessibilità nell’organizzazione delle attività. I servizi per l’infanzia sono essenziali oltre che per le bambine e i bambini anche per il sostegno alla genitorialità. Dobbiamo compiere ogni sforzo per una piena ripartenza.

Sull’acquisto dei banchi si è sollevato un polverone. I produttori dicono che il bando andrà deserto. Se non si dovesse riuscire a ottenere i banchi per settembre, come si procederà?

Il polverone sollevato ha oscurato il dato più importante, ossia un investimento per acquistare fino a 3 milioni di banchi e sedute per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Saranno le singole scuole a decidere in base alle proprie esigenze quali tipologie di banchi richiedere, nessuno imporrà l’utilizzo di sedie e banchi innovativi. La scuola partirà in ogni caso il 14 di settembre, ci faremo trovare pronti. I termini della gara e i rapporti con i fornitori sono aspetti che riguardano la gestione da parte del Commissario Straordinario, nominato proprio perché la particolarità del momento storico richiede tempi stretti.

Parliamo di risorse: da gennaio a oggi 6 miliardi per il comparto Istruzione. Si tratta di una cifra sostanziosa. Come vengono utilizzati questi soldi?

Le risorse destinate alla scuola sono state innanzitutto indispensabili per potenziare le reti e le piattaforme per la Didattica a Distanza, svolgere gli esami di maturità in presenza, acquistare materiali e dispositivi digitali che saranno essenziali anche in futuro, per una didattica più innovativa e di qualità. Importanti investimenti sono stati poi destinati all’edilizia scolastica, compresi gli interventi di adeguamento degli spazi in vista della ripartenza a settembre, all’aumento di 16.000 dei posti disponibili per il concorso ordinario e straordinario, alla formazione del personale e per tutti gli aspetti funzionali all’inizio del nuovo anno, mai così delicato come questa volta. Per quanto oltre 6 miliardi di euro possano sembrare molti (e di certo sono un risultato straordinario se pensiamo che il mondo dell’istruzione viene da 8,5 miliardi di tagli indiscriminati) sono ancora numerosi gli investimenti di cui necessita la scuola italiana. Per questo sarà importante che vi siano destinati buona parte dei finanziamenti europei del Recovery Fund, demarcando la differenza con le politiche del passato. La ministra Azzolina, è doveroso riconoscerlo, si sta davvero battendo per questo obiettivo e ha saputo, in pochi mesi di Governo, riportare la scuola al centro dell’agenda politica. Abbiamo bisogno di proseguire in questa direzione.

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Casa (M5S): prove concorsi docenti in autunno ultima modifica: 2020-07-31T14:26:36+02:00 da
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