C’è da stare tranquilli?

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Astolfo sulla luna, 22.8.2018

– Leggiamo sul Sole 24 Ore di oggi 22 agosto che – in occasione della consueta passerella riminese di CL – il neoministro all’istruzione “ha assicurato al più presto risposte sulla obbligatorietà dei vaccini per l’inizio dell’anno scolastico, dopo un suo incontro, nei prossimi giorni, con i sindacati e con il ministro della Sanità Giulia Grillo.”

Per puntualizzare: sono passate due settimane da quando il sindacato dei dirigenti scolastici, dopo un incontro al ministero, ha rilasciato la seguente coraggiosa dichiarazione “Non è possibile far prevalere la circolare Grillo-Bussetti. Per ora resta in vigore la Legge Lorenzin”. La domanda è: ce la farà il Bussetti in tre settimane, dopo aver incontrato sindacati e ministra, a farsi scrivere la circolare di chiarimento dai funzionari del MIUR nel frattempo rientrati dalle ferie?

Si obbietterà: come dimostra la terribile tragedia del ponte sul Polcevera, in un paese tormentato da terremoti e inondazioni, la priorità sono le infrastrutture, e quindi la necessità di rifare il piano di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici lasciato a metà da Renzi e Gentiloni e – a detta del governo del cambiamento – finito nelle solite pastoie burocratiche. Senza considerare la grana dei concorsi da organizzare in concomitanza con l’avvio dell’a.s. e l’urgente necessità di lasciare senza docenti meno classi possibili, oltre alle numerose altre problematiche che il capo del dicastero di via Trastevere si trova ad affrontare di cui non è il caso qui di parlare.

Ce la farà dunque un ministro che, probabilmente per ordini superiori, ha firmato assieme alla collega l’allegra circolare del 6 luglio scorso sull’autocertificazione dei vaccini, a fare dietrofront senza perdere la faccia ancor prima del fatidico 12 settembre?

Sorvolando per carità di patria sui risvolti politici della singolare faccenda, formuliamo qualche osservazione giuridica in ordine sparso. Traspare nel seguente passaggio del comunicato del ANP

Non è possibilefar prevalere la nuova circolare Grillo-Bussetti. Per ora, almeno fino all’inizio del nuovo anno scolastico, resta in vigore la Legge Lorenzin:sarà quest’ultima a essere applicata”

il richiamo al principio della gerarchia delle fontidel diritto affermato da quel perentorio diniego: infatti secondo tale principio una fonte primaria del diritto, qual è una legge approvata dal Parlamento, non può essere contraddetta da un atto di livello inferiore, per di più con efficacia esclusivamente interna all’amministrazione come è per l’appunto una circolare. I presidi, con i quali una volta tanto solidarizziamo completamente, ricordano di essere “pubblici ufficiali tenuti a rispettare e a far rispettare la Costituzione, le leggi e i principi di base dell’ordinamento” nozione che è scontata per un alunno del primo anno di ragioneria che fin dalle prime lezioni studia il principio di cui sopra, ma pare non esserlo per chi oggi regge le sorti del nostro paese come, temiamo, non è per la gran parte degli elettori.

Aggiunge il comunicato che i DS “per costante giurisprudenza della Cassazione penale, sono anche titolari di posizioni di garanzia dell’incolumità di tutti coloro che frequentano gli ambienti scolastici”. Ora, pare francamente impossibile negare il consenso alla netta presa di posizione dell’ANP a tutela della categoria in campo penale: sappiamo che normalmente il maggior assillo dei presidi nei confronti della giustizia amministrativa è la minimizzazione dei rischi di ricorso e ciò può portarli a decisioni discutibili dal punto di vista didattico, ma in questo caso affermare che a settembre non si entra a scuola senza il certificato dell’Asl ci sembra indiscutibile e a dirigenti che una volta tanto dimostrano cosa significhi essere amministratori responsabili vanno i nostri complimenti. Si potrebbe anche aggiungere in punta di diritto che la circolare si limita, con approssimative circonvoluzioni, a fornire un’interpretazione della norma, di per sé alquanto oscura, contenuta in un comma dell’art. 3 del dl 73/17[1], frutto di una conversione in legge a suo tempo molto dibattuta. Ebbene, gli alunni di cui sopra imparano molto presto che l’interpretazione della norma e l’efficacia di tale attività dipendono dai soggetti che la compiono: poiché in questo caso non si pretende che la cultura giuridica degli italiani arrivi a tanto, chiariamo che solo un soggetto di pari livello a quello che ha prodotto la norma – ossia il Parlamento stesso – può darne un’interpretazione autentica, valida universalmente, ma questo non è certo il caso di una circolare interministeriale.

Preferiamo concludere queste osservazioni con una nota positiva: è forse la prima volta che le istituzioni scolastiche autonome dimostrano in maniera così eclatante la superiorità rispetto all’amministrazione centrale di un modello decentrato di gestione della cosa pubblica. Speriamo che si continui così e soprattutto che il neoministro ne prenda nota.

 

 

 

22 ago. 18                                                                              Astolfo sulla Luna


[1] A titolo d’esempio si riporta uno stralcio della norma indicata ove, fra parentesi, sono indicate le modifiche apportate in sede di conversione “I dirigenti scolastici .. sono tenuti .. a richiedere ai genitori esercenti  la responsabilita’ genitoriale, ai tutori (( o ai soggetti affidatari )) la presentazione di idonea documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni (( obbligatorie ))  indicate  all’articolo  1,  ((commi 1 e 1-bis )), ovvero l’esonero, l’omissione o  il  differimento delle stesse in relazione a quanto previsto dall’articolo 1, commi  2 e 3, o la  presentazione  della  formale  richiesta  di  vaccinazione all’azienda  sanitaria  locale ..”.

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C’è da stare tranquilli? ultima modifica: 2018-08-23T06:38:20+02:00 da
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