Lucio Ficara La Tecnica della scuola, Domenica, 12 Aprile 2015
Gli anni scorsi, di questi tempi, l’ipotesi di contratto risultava già firmata. Quest’anno, a metà aprile, non è neppure iniziata la trattativa.
Ricordiamo che l’ipotesi del contratto di mobilità annuale, una volta firmata dovrà passare al controllo, per eventuali rilievi, da parte del MEF e della Funzione Pubblica. Infatti il testo della suddetta ipotesi di contratto va inviato al MEF e alla Funzione Pubblica per le prescritte procedure di verifica. Per questo motivo il Miur avrebbe dovuto già convocare i sindacati per firmare l’ipotesi di contratto sulla mobilità annuale per l’anno scolastico 2015-2016.
Questo ritardo preoccupa molto tutti coloro che, in caso di mancato trasferimento, vorranno ricongiungersi con le proprie famiglie o coloro che in caso di soprannumero puntano ad essere utilizzati o assegnati in altra scuola.
Quest’anno in particolare c’è chi teme che questo ritardo sia dovuto principalmente al caos delle prossime immissioni in ruolo. Serpeggia la paura e le voci incontrollate, di chi sostiene, incautamente e senza avere conoscenza del sistema della mobilità, che per il prossimo anno scolastico non ci saranno le solite assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni.
Si tratta di voci infondate ma che stanno allarmando non poco, migliaia e migliaia di docenti e anche di personale scolastico, che aspira a fare domanda di utilizzazione o assegnazione provvisoria. C’è chi pensa che già per il prossimo anno scolastico si attueranno i futuri, quanto futuribili, albi regionali e poi territoriali, previsti nel ddl scuola, da cui il dirigente scolastico pescherà i docenti aggiuntivi, anche per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie.
Pura fantascienza , chi pensa questo vive nel iperuranio platonico dove risiedono le idee, superficiali e irrealizzabili, del disegno di legge sulla scuola. Il contratto sulle utilizzazioni per il 2015-2016 è certamente in ritardo, ma si tratta solo di un puro e semplice ritardo, ben presto il Miur sarà pronto a convocare i sindacati e a firmare lo stesso contratto dell’anno passato, così tutti tireranno un sospiro di sollievo e potranno partecipare per un altro anno ancora alla mobilità annuale.