Come si calcola il voto dell’esame di maturità

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– Il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) ha emanato una nuova circolare relativa alle novità per la maturità 2019. Si tratta di un documento introduttivo (qui il documento), a gennaio verranno sciolte riserve e dubbi.

Cosa dice la circolare
Le prove scritte saranno due e non tre, resta l’orale e sarà messo l’accento sui temi trattati durante l’ultimo triennio, dando maggiore valore al credito scolastico.

Alla circolare sono stati annesse due procedure.

Il Documento di lavoro e le Indicazioni per l’elaborazione delle griglie di correzione delle due prove scritte. Il ministro Marco Bussetti ha garantito che questa nuova formula di esame sarà supportata con un’adeguata formazione impartita agli insegnati e alle commissioni. Gli studenti e le famiglie verranno aggiornati progressivamente mediante il sito del Miur e i canali sociali. Questi ultimi verranno usati anche per rispondere a tutte le domande che sorgeranno, il ministro Bussetti invita chiunque ne avesse a farsi avanti.

In attesa dei chiarimenti di gennaio si sa già che per lo Scientifico ci sarà una prova che comprende matematica e fisica. Un test argomentativo sostituirà il tema di storia e in quello letterario si affronteranno gli autori dell’Ottocento.

Il quizzone, ovvero l’unico test che non viene preparato dal Miur ma affidato alle commissioni d’esame, va in pensione a 20 anni dalla sua introduzione, avvenuta nel 1998. La prova di italiano e quella del percorso di indirizzo sono invece evergreen e ci saranno ancora. La prima prova, prevista per mercoledì 19 giugno, prevede sette tracce suddivise in tre diverse tipologie: analisi di un testo, analisi e produzione di un testo argomentativo e una riflessione critica sui temi attuali. La seconda prova, giovedì 20 giugno, riguarderà una o più discipline, maggiori informazioni sono attese per il mese di gennaio del 2019.

I requisiti d’accesso
Per accedere alla maturità sarà necessario avere frequentato almeno i 3/4 delle ore scolastiche, avere almeno 6 in comportamento e avere almeno la sufficienza in tutte le materie. Il consiglio di classe può permettere l’accesso anche a chi avesse una sola insufficienza, a patto che la decisione sia giustificata.

Soltanto per il 2019 la prova Invalsi e lo svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro non saranno prerequisito essenziale, al contrario di quanto previsto dalla legge sulla Buona scuola che il Parlamento ha modificato con il Milleproroghe.

Le prove
Lo scopo della prova di italiano è quello di misurare la proprietà di linguaggio, le capacità critiche e quelle espressive degli studenti, che si dovranno muovere negli ambiti artistico, economico, filosofico, letterario, scientifico, sociale, storico e tecnologico. Le tre tipologie sono invece analisi del testo (2 tracce), analisi e produzione di un testo argomentativo (tre tracce) e, infine, due tracce relative alla riflessione critica e argomentativa in merito ai temi di attualità. Il tema di storia potrà essere ricondotto a quest’ultima tipologia.

Per quanto riguarda invece l’analisi del testo, ovvero la prima tipologia, gli autori saranno due al posto di uno, in modo da comprendere un più ampio percorso cronologico e di forma, con autori e testi a partire dall’Unità d’Italia fino ai giorni attuali. La seconda tipologia, quella concepita per testare le capacità argomentative dei maturandi, sarà invece formata da un testo che dovrà essere interpretato e al cui proposito dovranno essere formulate riflessioni. Il tema propriamente detto rientra invece nella terza tipologia, incentrata sulle esperienze degli studenti e sui problemi attuali.

La seconda prova scritta, quella del 20 giugno, sarà invece tarata sull’indirizzo di studi e potrà essere multidisciplinare, anche in questo caso maggiori chiarimenti arriveranno durante i prossimi mesi e sarà il Miur a fornirli.

Il credito scolastico
Il credito dell’ultimo triennio di studi varrà fino a 40 punti sui 100 totali, quindi fino a 15 punti in più rispetto agli attuali 25. Per i maturandi del 2019 il credito maturato durante il terzo e il quarto anno verrà convertito secondo la logica delle nuove tabelle e, anche in questo caso, maggiori dettagli verranno rilasciati in seguito dal Miur. Il voto finale sarà sempre espresso in centesimi. Ai punti del credito scolastico si aggiungeranno al massimo 60 punti, assegnati dalla commissione d’esame, seguendo lo schema: 20 punti al massimo per ognuna delle prove scritte e altri 20 punti al massimo per l’orale. La commissione può assegnare d’ufficio fino a 5 punti in più, fornendo le opportune motivazioni, nel caso in cui il maturando abbia almeno 30 punti di credito scolasti e abbia raggiunto almeno 50 punti nelle prove d’esame.

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Come si calcola il voto dell’esame di maturità ultima modifica: 2019-06-16T16:01:41+02:00 da
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