dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 26.1.2020
– Una delle priorità tra i tanti problemi aperti è quella della stabilizzazione di tanti docenti –
La Gilda degli insegnanti apprezza la volontà del Ministro Azzolina di affrontare in tempi rapidi la questione dei concorsi già previsti nel 2020 (concorso straordinario e ordinario). Ritiene però necessario chiudere al più presto la fase di transitorietà e straordinarietà concernente le operazioni di reclutamento e di intervenire per una sburocratizzazione e una velocizzazione delle procedure.
Come previsto nell’accordo del 24/4/2019 e in sede di conciliazione del 20/12/2019, è fondamentale creare un canale stabile e strutturale di reclutamento che dia certezze nei confronti di tutti coloro che intendono diventare insegnanti della scuola statale.
Per fare questo, è necessario che siano effettivamente messi a concorso tutti i posti disponibili, fatti salvi i diritti dei docenti inseriti nelle GAE, che i concorsi siano banditi biennalmente sempre su tutti i posti disponibili e che le commissioni siano composte da personale qualificato che può operare solo in regime di esonero totale dalle lezioni per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle prove (scritti, orale).
Ciò significa presumibilmente un costo accessorio di circa 100 milioni di euro per tornata concorsuale ma che di fatto rappresenta un positivo investimento nell’organizzazione del reclutamento che negli ultimi anni ha riscontrato ritardi nella gestione delle procedure affidate spesso a personale non adeguatamente qualificato o che non garantiva la permanenza nelle commissioni a causa dell’eccessivo onere lavorativo che si assommava al normale orario di insegnamento. Ritardi e ricorsi conseguenti hanno di fatto reso strutturale una situazione emergenziale che crea nuovo precariato e che deve essere superata.
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