Concorsi scuola: bandi a fine febbraio?

tuttoscuola_logo14Tuttoscuola,  28.1.2020

– La nomina dei vertici del Ministero dell’istruzione (Tuttoscuola ne ha dato notizia per prima: https://www.tuttoscuola.com/bruschi-e-boda-al-vertice-del-ministero-istruzione/ ), con Max Bruschi al Dipartimento per l’Istruzione e Formazione e Giovanna Boda al dipartimento della Programmazione, Risorse umane e finanziarie, rappresenta una buona notizia per chi aspetta i nuovi concorsi, perché fa uscire dallo stallo la complessa macchina ministeriale. Nell’incontro con le rappresentanze sindacali del 22 gennaio al Ministero, dove il ministro Azzolina ha inaugurato il metodo del sette, cioè sette minuti concessi ad ogni sindacato per presentare proposte (come da qualcuno di loro sottolineato con una punta polemica), la stessa responsabile del Dicastero ha prospettato tempi molto brevi per avviare i concorsi e, in particolare, quelli di infanzia e primaria che sarebbero già pronti, salvo un ritocco ai titoli.

Le parole tranquillizzanti sui tempi di avvio delle procedure concorsuali devono però riuscire a superare la realtà dei tempi tecnici e delle procedure, e non sarà facile. Vediamo perché.

I contenuti. Per arrivare alla pubblicazione dei bandi è necessario, innanzitutto, che siano preventivamente definiti i programmi dei concorsi e i titoli valutabili. I programmi di infanzia e primaria sono già stati definiti nell’aprile scorso con il Regolamento (DM 327 del 9.04.2019), mentre quelli della secondaria sono attualmente in fase di perfezionamento per ogni classe di concorso. La tabella dei titoli per infanzia e primaria dovrebbe essere integrata (parola di ministro).

Le procedure. Programmi e tabella dei titoli sono definiti con decreto ministeriale, ma devono acquisire preventivamente il parere del CSPI che si pronuncia previo esame approfondito dei testi in tempi pur solleciti, ma non brevissimi.

I soggetti preposti. Mentre per i decreti ministeriali, una volta predisposti i contenuti e concluse le procedure, basta la firma del ministro, per la successiva emanazione dei bandi serve al ministero la firma del direttore generale del personale scolastico. Ma, poiché quel posto è privo di titolare, può intervenire in surroga il capo dipartimento. Capo dipartimento che, nella persona di Max Bruschi, nominato giovedì dal Consiglio dei Ministri, potrà intervenire in surroga dopo che la sua nomina è stata registrata dalla Corte dei Conti (non certamente da un giorno all’altro).

A questo punto, tra tempi tecnici degli impianti concorsuali, procedure consultive, autorizzazioni a procedere, potrebbe passare per i primi bandi da pubblicare circa un mese.

Va da sé, quindi, che il timore, prospettato da tempo da Tuttoscuola, che le nomine dei vincitori slitti al 2021-22, si sta facendo più che concreto. Ormai è una corsa contro il tempo.

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Concorsi scuola: bandi a fine febbraio? ultima modifica: 2020-01-28T21:54:13+01:00 da
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