Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola 10.11.2015.
Il concorso a cattedra, con 63mila posti da assegnare, “sarà bandito entro il 1° dicembre come la legge di riforma prescrive”.
A dirlo è stato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in diretta su Radio Uno, durante la trasmissione ‘Zapping’, nel giorno dell’invio di circa 49mila proposte di immissione in ruolo nell’ambito della terza e ultima fase (la C) del piano straordinario previsto dalla Buona Scuola.
“Abbiamo già richiesto al Mef l’autorizzazione a procedere per questa nuova fase. Significa 63mila cattedre per giovani o meno giovani che potranno mettersi in gioco”.
Negli ultimi giorni, il numero di potenziali partecipanti è schizzato da 80-90mila iniziali ad oltre 200mila. Ora Giannini, si posiziona un po’ più sotto a questa stima.
“Potranno partecipare – ha detto il responsabile del Miur – tutti i docenti abilitati: 187mila-190mila insegnanti. Per fare un raffronto, l’ultimo concorso, nel 2012, aveva messo a disposizione 12mila cattedre per oltre 300mila partecipanti”.
In pratica, anche se non sarà uguale per tutte le province e classi di concorso, parteciperanno in media tre concorrenti per un posto.
Giannini ha infine specificato che il concorso si farà “su cattedre che già sappiamo prima dove si trovano: quindi chi concorre sa che le cattedre si troveranno in quella regione”.
Ricordiamo che il concorso a cattedra sarà riservato a precari abilitati: da indiscrezioni, sembra che al Miur si cerchi di evitare l’allestimento delle prove preselettive, sia per i costi alti sia perché foriere di contenziosi. Per il sostegno, che metterà a bando tra i 5mila e i 10mila posti, si prevede una selezione a parte.
Gli argomenti d’esame non riguarderanno più la cultura generale, ma soprattutto contenuti specifici della disciplina per la quale si concorre, oltre che la legislazione scolastica e casi pratici (lezioni simulate).
Voci alterne, infine, sulle classi di concorso: secondo Italia Oggi del 10 novembre, il “concorsone” si svolgerà con le nuove classi concorsuali approvate in tempi record da Commissioni Parlamentari e Consiglio dei Ministri.