Orizzonte Scuola, 20.4.2016
– Gli USR riaprono i termini per la presentazione della domanda per far parte delle commissioni giudicatrici del concorso docenti scuola 2016. Ma ad oggi ci risulta che – stante l’aumento del compenso da 1 a 2 euro – non ci sia la ressa per farne parte.
E allora? Qualcuno tra i candidati ipotizza lo slittamento delle prove se non addirittura l’annullamento dell’intera procedura, ma in realtà è la normativa stessa a offrire le possibili soluzioni.
Si tratta del dm n. 96 del 23 febbraio 2016 sui requisiti dei commissari e Presidenti.
All’art. 4 comma leggiamo infatti che il Ministero ha previsto
1) prescindere dai 5 annni di ruolo, fermo restando che i commissari dovranno essere docenti a tempo indeterminato, con 5 anni di servizio e il possesso dell’abilitazione per la classe di concorso o posto di insegnamento di riferimento (esclusa la possibilità che a giudicare i colleghi abilitati siano i non abilitati che per legge non possono parteciparvi).
Qualora non sarà possibile reperire personale neanche a queste condizioni, la soluzione estrema sarà quello di nominare personale esperto appartenente al settore universitario in possesso di esperienza almeno biennale nello specifico settore.
In quest’ultimo caso la partecipazione – ci sembra di capire – non sarà volontaria, ma imposta dal Dirigente dell’USR con proprio decreto motivato.
Nulla è detto circa i compensi, per cui è da ritenere che essi rimaranno invariati anche se a giudicare i candidati al concorso 2016 sarà il personale dell’Università.
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