di Andrea Carlino, La Tecnica della scuola, 21.4.2020
– Botta e risposta tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati dopo l’informativa di oggi che si è tenuta in modalità online.
I sindacati, come già manifestato dalla Gilda in una nota, manifestano la loro delusione per il confronto tenuto con l’amministrazione centrale (a rappresentare il ministero c’era Max Bruschi, capo di dipartimento)
“È infatti del tutto evidente l’impossibilità di conseguire, attraverso lo strumento concorsuale a tal fine destinato, l’obiettivo di stabilizzare, sin dal 1° settembre 2020, il rapporto di lavoro dei docenti precari con tre annualità di servizio e consentire la continuità didattica in una situazione di emergenza che non solo lo chiede, ma lo esige“, si legge in una nota.
“Nel contempo l’impossibilità di effettuare concorsi ordinari nell’attuale situazione di divieto normativo non consente di definire tempi certi di svolgimento delle procedure per coprire tutti i posti disponibili, per cui si rende necessario trovare strumenti idonei per garantire la continuità delle attività didattiche”, continuano i sindacati
“Non hanno avuto peraltro ascolto i rilievi volti a proporre forme di semplificazione del medesimo percorso concorsuale, evitando procedure in presenza sia per il concorso straordinario, sia per la procedura finalizzata alle sole abilitazioni (anche con riferimento ai docenti già di ruolo con titolo per altro insegnamento), per la quale sarebbe stato opportuno un percorso semplificato con esclusione della prova scritta computer based che, stante la attuale situazione di emergenza, non può essere in alcun modo calendarizzata ed effettuata”, si legge ancora nella nota.
La risposta del Ministero dell’Istruzione non tarda ad arrivare. Secondo quanto raccolto dalla Tecnica della Scuola la soluzione prospettata dai sindacati in merito a un concorso per soli titoli “non è prevista dalla vigente normativa”. I bandi, ha ribadito il Ministero dell’Istruzione, “sono redatti conformemente alle disposizioni di legge” in vigore.
I bandi saranno resi noti entro il 30 aprile, probabilmente in una data compresa tra venerdì 24 aprile e martedì 28.
Concorso straordinario scuola, ecco i posti messi a bando per classi di concorso [PDF]
Concorso scuola ordinario, il prospetto della ripartizione dei posti per classi di concorso [PDF]
Concorso straordinario secondaria: i requisiti per partecipare
Il DL 126/2019 stabilisce che potranno partecipare, al concorso scuola 2020 straordinario, i docenti in possesso dei seguenti requisiti:
- almeno tre anni di servizio nella scuola secondaria statale (anche su sostegno) dal 2008/2009 al 2018/2019. Chi conclude la terza annualità nel 2019/2020 partecipa con riserva
- uno dei tre anni deve essere specifico, ossia svolto nella classe di concorso per cui si partecipa.
- Potranno partecipare, anche se solo ai fini dell’abilitazione, i docenti che hanno maturato il servizio di tre anni nella scuola paritaria. Anche i docenti di ruolo che hanno tre anni comunque prestati, senza un anno specifico sulla classe di concorso, può partecipare ai soli fini abilitativi.
Per i posti di sostegno è necessario avere, oltre ai seguenti requisiti di servizio, la specializzazione sul sostegno.
Come riporta l’ultima bozza del bando del concorso scuola 2020 straordinario, la prova computer based, consisterebbe in 80 quesiti, per le classi di concorso curriculari, così ripartiti: 45 per le competenze disciplinari relative alla classe di concorso; 30 per le competenze didattico-metodologiche e 5 per la lingua inglese (lettura e comprensione).
Ai quesiti si risponderà in 80 minuti e la prova si supera con 56/80. Ai titoli sarà così assegnato un punteggio massimo di 20 punti.
Il parere del CSPI (Clicca qui)
CLICCA QUI per la bozza del bando
Concorso scuola 2020 ordinario secondaria: i requisiti per accedere
Possono partecipare al concorso scuola 2020 secondaria, per i posti comuni, i candidati in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, di uno dei seguenti titoli:
a. titolo di abilitazione alla specifica classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
b. titolo di accesso alla specifica classe di concorso congiuntamente a titolo di abilitazione all’insegnamento per diverso grado o classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
c. titolo di accesso alla specifica classe di concorso o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente congiuntamente al possesso dei 24 CFU/CFA di cui all’articolo 1, comma 181, lettera b), numero 2.1 della Legge.
Per i posti Itp accedono i candidati i possesso del diploma e senza i 24 CFU, almeno fino all’anno scolastico 2024/2025.
Per i posti di sostegno del concorso ordinario secondaria sono ammessi a partecipare alle procedure distinte per la secondaria di primo o secondo grado, i candidati in possesso, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, oltre che ai requisiti precedenti, del titolo di specializzazione sul sostegno per lo specifico grado conseguito ai sensi della normativa vigente o analogo titolo di specializzazione sul sostegno conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.
Sono ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito all’estero i titoli abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento ai sensi della normativa vigente, entro il termine per la presentazione delle istanze per la partecipazione alla procedura concorsuale.
BOZZA DEL DECRETO
Allegati al decreto
ALLEGATO A – PROGRAMMA CONCORSUALE (CLICCA QUI)
Concorso ordinario infanzia e primaria: i requisiti per accedere
Il decreto ministeriale specifica che saranno ammessi a partecipare al concorso docenti i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:
- in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
- diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.
Per quanto riguarda invece le procedure per i posti di sostegno su infanzia e primaria è richiesto inoltre il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa.