– Sul problema che avevamo segnalato poche ore fa interviene in tarda serata lo stesso senatore Mario Pittoni che sulla sua pagina FB scrive: “Ho appena ottenuto conferma che i ritardi nelle pronunce non creeranno problemi. Un intervento è allo studio degli uffici ministeriali solo per garantire che non vi siano difficoltà per i docenti disabili”.

Il problema riguardava i docenti assunti in ruolo con riserva; il dubbio era: ma se alla data di scadenza dei termini per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso questi insegnanti risultano ancora in ruolo, possono ugualmente chiedere di partecipare?

Il dubbio nasce dal fatto che il Decreto legge 87 prevede un concorso straordinario proprio allo scopo di svuotare in tempi rapidi le Graduatorie ad esaurimento (e quindi – sostengono molti – per consentire a chi non è di ruolo di diventarlo).

Ma poi andando a leggere con maggior attenzione il bando di concorso si scopre che l’articolo 10 prevede che i docenti che supereranno le prove e saranno assunti saranno sottoposti anche all’anno di prova, a meno che – chiarisce il bando – non lo abbiamo già superato in precedenza “a pieno titolo o con riserva”: l’espressione sottintende quindi che al concorso possono partecipare anche docenti già di ruolo.

Questa ipotesi pone però un altro problema non del tutto secondario: se al concorso potranno partecipare tutti, la platea dei concorrenti potrebbe essere decisamente più vasta di quanto si potrebbe prevedere.ù

I candidati, insomma, potrebbero essere molti di più dei 10-12mila di cui si è parlato finora con la conseguenza che – per esaurire le diverse graduatorie di merito – ci vorrà parecchio tempo.
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Su una problematica specifica del concorso straordinario per gli abilitati all’insegnamento di infanzia e primaria con due anni di servizio nelle scuole statali, interviene, sul suo profilo facebook, Mario Pittoni responsabile Istruzione della Lega e Presidente della 7^ Commissione Cultura e Istruzione del Senato.

Problema

– Può verificarsi il caso di un docente che alla data del 12/12/2018 (scadenza del bando) non abbia ancora perso la qualifica di docente di ruolo perché l’amministrazione territoriale del MIUR non ha provveduto a emanare il decreto di esecuzione della sentenza sfavorevole all’interessato che lo retrocede dalle GAE alla II^ fascia delle GIST e che contestualmente dichiara rescisso unilateralmente il contratto a tempo indeterminato stipulato in forza ai diritti di graduatoria scaturenti dall’inserimento nelle GAE e conseguentemente comporta, ai sensi di legge, la trasformazione del contratto da tempo indeterminato a tempo determinato fino al 30 giugno 2018; così come può porsi il caso che alla stessa data non ci sia ancora la pronuncia giurisdizionale di merito che toglie all’interessato il diritto all’inclusione nelle GAE con le conseguenze che ciò comporta.

Risposta

– Ho appena ottenuto conferma che i ritardi nelle pronunce non creeranno problemi. Un intervento è allo studio degli uffici ministeriali solo per garantire che non vi siano difficoltà per i docenti disabili.

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