Contratto M5S-Lega: l’abbraccio ecumenico per i precari di infanzia e primaria

tuttoscuola_logo14Tuttoscuola, 23.5.2018

– Nella versione ufficiosa del primo documento programmatico del nuovo Governo non poteva mancare – viste anche le dichiarazioni elettorali a senso unico da parte dei rispettivi leader politici – un impegno a favore dei diplomati magistrali cancellati dalle GAE per effetto della sentenza del Consiglio di Stato. Infatti il testo recitava: “Particolare attenzione dovrà essere posta al problema delle maestre diplomate”.

A parte la genericità di quell’impegno che non si spingeva a prevedere il chi, il come e il quando, quella particolare attenzione era sembrata riservata ai soli vecchi diplomati ante 2002. E i laureati in scienze della formazione primaria? Esclusi? Dimenticati?

Nel testo finale, però, si è corsi ai ripari con una nuova formulazione che, pur mantenendo la genericità dell’impegno, strizza l’occhio a tutti i precari della scuola dell’infanzia e della scuola primaria in questo modo: “Particolare attenzione dovrà essere posta alla questione dei diplomati magistrali e, in generale, al problema del precariato nella scuola dell’infanzia e nella primaria”.

Contenti tutti? Non sembra proprio, perché per molti questo abbraccio ecumenico lascerebbe troppo nel vago il popolo degli interessati (tra ex-GAE e laureati il numero potrebbe arrivare a circa 70-80 mila persone).

In altra parte del documento si parla di superamento del precariato grazie al quale vi sarebbe il rilancio della scuola. “L’eccessiva precarizzazione e la continua frustrazione delle aspettative dei nostri insegnanti rappresentano punti fondamentali da affrontare per un reale rilancio della nostra scuola”. La stabilizzazione (cioè l’immissione in ruolo) dei precari sarebbe, dunque, il volano per rilanciare il sistema scolastico?

Sarà necessario – continua il documento – assicurare, pertanto, anche attraverso una fase transitoria, una revisione del sistema di reclutamento dei docenti, per garantire da un lato il superamento delle criticità che in questi anni hanno condotto ad un cronico precariato e dall’altro un efficace sistema di formazione”. Fase transitoria? Revisione (ancora) del sistema di reclutamento? Congelamento dei concorsi? Sembra esserci nell’aria un’ipotesi di ope legis, di cui i precari di infanzia e primaria potrebbero beneficiare per primi.

Un’ipotesi che contrasterebbe con un’altra affermazione perentoria contenuta nel documento, secondo cui “La buona qualità dell’insegnamento, fin dai primi anni, rappresenta una condizione indispensabile per la corretta formazione dei nostri ragazzi. La nostra scuola dovrà essere in grado di fornire gli strumenti adeguati per affrontare il futuro con fiducia. Per far ciò occorre ripartire innanzitutto dai nostri docenti”.

L’investimento quantitativo (stabilizzazione di precari) non è sinonimo dell’investimento qualitativo per la “corretta formazione dei nostri ragazzi”. Se fosse semplicisticamente soltanto così, ancora una volta gli interessi del personale verrebbero prima dei diritti degli studenti.

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Contratto M5S-Lega: l’abbraccio ecumenico per i precari di infanzia e primaria ultima modifica: 2018-05-23T21:50:04+02:00 da
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