Contratto mobilità: il nodo (quasi irrisolvibile) dei vincoli

Gilda Venezia

Lunedì 20 dicembre i sindacati Flc Cgil Cisl Scuola, UIl Scuola Rua, Snals- Confsal , Federazione Gilda-Unams sono convocati al Ministero per il rinnovo del CCNI triennale relativo alla mobilità del personale docente educativo e ATA.

Come si ricorderà, il giorno 16 novembre i sindacati erano già stati convocati a Viale Trastevere per l’apertura del Contratto Integrativo, ma furono solo la Cisl Scuola e l’ Anief a presentarsi al tavolo negoziale in quanto tutti gli altri avevano dichiarato lo stato di mobilitazione con una piattaforma rivendicativa su cui poi hanno chiamato la categoria allo sciopero lo scorso venerdì 10 dicembre, sciopero al quale ha partecipato anche l’Anief.

La questione del vincolo triennale

Il problema da affrontare sarà sicuramente quello dei vincoli triennali nella mobilità dei docenti non solo quelli dei neo immessi in ruolo dal 2020/21 (sono 80.000), così come stabilito dai commi 17 octies e novies dell’art. 1 della legge 159/19 come poi modificato dalla legge 106/2021, sia i nuovi vincoli triennali disposti quest’ estate dal Legislatore con la stessa legge 106, all’art.58 comma 6 lett. f) per tutti coloro che, a partire dalla mobilità 2022/23, otterranno il trasferimento, il passaggio di cattedra, il passaggio di ruolo indipendentemente dalla sede richiesta nella domanda di mobilità.
Vincoli molto contestati dai sindacati tanto che, tra i punti della piattaforma dello sciopero del 10, hanno rivendicato il rientro dell’intera tematica nell’alveo della contrattazione di Comparto, con il superamento quindi del comma 17 novies della 159 con il quale il Legislatore nel 2019 aveva previsto che la materia dei vincoli nella mobilità per i neo immessi in ruolo non fosse derogabile con i contratti di Comparto.

Una tematica quindi ancora in divenire e gli occhi degli attori del tavolo contrattuale, sindacati che hanno indetto lo sciopero in primis, che prima della contrattazione vogliono un chiarimento politico proprio sui vincoli, non possono che essere puntati sul Parlamento e in particolare sul Senato che in questi giorni dovrebbe licenziare il testo della legge di Bilancio 2022.

Gli emendamenti al vaglio del Senato

I partiti di maggioranza si sono dati al Senato un metodo di lavoro al tavolo della Scuola, che ha permesso così di esaminare tutte le proposte emendative presentate entro il 29 novembre tra cui quelle relative ai vincoli per i neo immessi in ruolo.

Il metodo consiste nell’ approvare solo le proposte sulle quale vi sarà convergenza tra le forze politiche.
Quindi secondo questa procedura i relatori presenteranno nelle prossime ore nuovi emendamenti frutto del lavoro del tavolo scuola e saranno questi emendamenti quelli posti in votazione alla commissione bilancio.
Ora, pare che tra gli emendamenti su cui si è determinata grande intesa sia quello dell’abolizione del vincolo per le utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per i neo immessi in ruolo dal 20/21. In questo caso resterebbe aperta però la questione dei vincoli nei trasferimenti sia per i neo immessi in ruolo sia per tutti coloro che il prossimo anno otterranno o il trasferimento o la mobilità professionale (passaggio di cattedra o di ruolo).

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Contratto mobilità: il nodo (quasi irrisolvibile) dei vincoli ultima modifica: 2021-12-17T16:04:38+01:00 da
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