la Repubblica, 10.2.2024.
Un provvedimento di sospensione per motivi disciplinari a carico di una tredicenne di Cirò Marina, adottato da parte del Consiglio di Classe di un locale Istituto Comprensivo: queste le motivazioni per cui il padre e il nonno della ragazza,avrebbero raggiunto la scuola per lamentarsi con la dirigente scolastica della punizione. Lamentela, questa, che avrebbe ben presto assunto i connotati della velata minaccia.
Le pressioni, tuttavia, non hanno scalfito la prontezza di riflessi del personale scolastico, che ha immediatamente allertato il 112. Entrati nella stanza della dirigente dove erano ancora presenti i due uomini, i Carabinieri sono stati violentemente aggrediti da questi ultimi, che nel mezzo della colluttazione hanno rivolto ai militari minacce di morte e frasi ingiuriose.
Per i due sono scattate le manette: dovranno rispondere dei reati di lesioni aggravate in concorso e violenza o minaccia a pubblico ufficiale. L’arresto del nonno della ragazza è stato convalidato, mentre, per quello del padre, non è stato ritenuto sussistente lo stato di flagranza. Per entrambi in ogni caso il tribunale ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in più momenti della giornata.
La ragazza è stata sospesa per gravi negligenze reiterate nel tempo. Il provvedimento prevedeva l’obbligo di frequenza per lo svolgimento di lavori socialmente utili, mai eseguiti perché l’alunna si è assentata per tutto il breve periodo della sospensione.