E’ prevista, in data odierna, la votazione in Senato degli emendamenti al DL “Milleproroghe” (Disegno di legge n. 452 “Conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi”) fra i quali figurano anche due emendamenti presentati dalle forze politiche di maggioranza, il 5.20 e il 5.21, pressoché identici, che recano le firme dei senatori Bucalo (Fd’I) e Marti (Lega).
Gli emendamenti in questione, a detta dei suddetti senatori intervenuti a chiarire, su molte testate, la ratio del provvedimento, intendono porre fine al lungo contenzioso generato dal concorso per dirigenti scolastici bandito con DDG 1259/2017 e ripristinare un contesto di giustizia e legalità venute inesorabilmente a mancare nelle fasi di svolgimento della procedura concorsuale, attestate non solo dai numerosi ricorsi di molti candidati, per doglianze documentate e verificabili, ma anche da numerose inchieste, anche di natura penale, che nel corso dei mesi precedenti hanno portato la procura di Roma a consegnare gli avvisi di garanzia a ben 13 funzionari del MIM, accusati di aver inserito dati nel sistema Cineca ancora prima che le prove concorsuali venissero consegnate dai partecipanti.
E’ appena il caso di ricordare che il suddetto concorso era stato annullato in toto dal Tar del Lazio, nell’estate del 2019 e successivamente “salvato” dal Consiglio di Stato, con una sentenza dettata da esigenza di tutela dell’interesse pubblico nazionale, dal momento che è facile intuire come l’assenza di una graduatoria da cui attingere per coprire i numerosi posti da DS vacanti in tutta Italia avrebbe avuto gravi ripercussioni sull’ordinato avvio dell’a.s 2019/20 e su quelli a seguire.
Come ribadito in più occasioni dalla senatrice Bucalo, non si tratta di un provvedimento sanatoria, ma di una nuova opportunità per tutti gli aspiranti ingiustamente trattati e destinatari di valutazioni approssimative, compiute in tempi e luoghi con consoni a quanto riportato nei verbali di correzione e non in linea con le griglie di correzione i quali saranno ammessi alla partecipazione ad un corso intensivo di formazione con prova di accesso preliminare e prova finale.
Di seguito uno stralcio delle sue dichiarazioni di ieri a latere della discussione del DL al Senato: “Con nessuno dobbiamo giustificare il perché abbiamo proposto l’emendamento sul Corso-Concorso DS 2017, poiché tale azione rientra naturalmente e coerentemente con la nostra identitaria intolleranza nei confronti delle ingiustizie……
E si badi bene… Fratelli d’Italia non porta sulla scena una sanatoria; il nostro non è un abbonare o un condonare nulla a nessuno.
Nell’ottica del Merito in cui crediamo fermamente, permettiamo invece a chi è stato eliminato da una procedura ingiusta di riprendere il suo percorso concorsuale. I candidati dovranno sostenere una prova di sbarramento iniziale e – poiché noi ci preoccupiamo di reclutare seriamente il personale che andrà a dirigere le scuole dei nostri ragazzi, essendo passati degli anni dall’espletamento della prova scritta ed essendo quindi plausibile che la preparazione dei ricorrenti possa non essere qualificata e aggiornata – andremo a selezionare un livello base di preparazione sul quale investire le risorse formative previste.
La procedura si concluderà con una ulteriore prova finale.
Questo emendamento rappresenta un’altra importante vittoria di Fratelli d’Italia che è riuscito così a conciliare la necessità di Giustizia con la Garanzia di Merito”.
Il contenuto dell’emendamento
Il provvedimento, si legge nel testo nell’emendamento al comma a dell’art. 11 bis che dovrà essere votato oggi, è destinato a quegli aspiranti che abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova scritta del predetto concorso ovvero abbiano superato la prova scritta e la prova orale dopo essere stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare, anche se successivamente caducato; è destinato altresì, ai sensi della lettera b dell’art. 11 bis del testo emendativo anche a quanti abbiano proposto ricorso entro i termini di legge e abbiano pendente un contenzioso giurisdizionale per mancato superamento della prova orale del predetto concorso
Le prove di accesso al corso intensivo
Per i destinatari del provvedimento, di cui alle lettere a e b del novellato art. 11 bis dell’art. 5 del decreto Milleproroghe saranno previste le seguenti modalità di accesso al corso intensivo di formazione: per i soggetti di cui al comma 11-bis, lettera a), il superamento, con un punteggio pari ad almeno 6/10, di una prova scritta, basata su sistemi informatizzati, a risposta chiusa; per i soggetti di cui al comma 11-bis, lettera b), il superamento di una prova orale con un punteggio pari ad almeno 6/10.
I soggetti che hanno sostenuto la prova finale del corso intensivo di formazione di cui al comma 11-bis sono inseriti in coda alla graduatoria di merito del citato concorso e immessi in ruolo successivamente alle graduatorie concorsuali vigenti. Le immissioni in ruolo sono effettuate, almeno per il 60 per cento dei posti a tal fine annualmente assegnabili, prioritariamente dalla graduatoria del concorso per titoli ed esami bandito ai sensi del decreto interministeriale 13 ottobre 2022, n. 194 e successivamente, fino al 40 per cento, attingendo alla graduatoria di cui al comma 11-bis fino al suo esaurimento. L’eventuale posto dispari è destinato alla procedura concorsuale ordinaria. Il contingente è ripartito annualmente su base regionale con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito contestualmente all’autorizzazione assunzionale Nel caso in cui la graduatoria di un concorso per titoli ed esami sia esaurita e rimangano posti ad esso assegnati, questi vanno ad aggiungersi a quelli assegnati alla corrispondente graduatoria di cui al comma 11-bis. Detti posti vanno reintegrati in occasione della procedura assunzionale o concorsuale successiva.
Decreto milleproroghe: emendamenti scuola al voto in giornata ultima modifica: 2023-02-16T05:23:15+01:00 da