di Lara La Gatta, La Tecnica della scuola, 19.3.2020
– Il Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18, cosiddetto decreto “Cura Italia”, contiene misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
In particolare, tra le disposizioni a sostegno dei lavoratori, l’art. 33 interessa coloro che, anche tra il personale scolastico, ha perso e perderà il lavoro tra il 1° gennaio al 31 dicembre 2020.
L’art. 33 riguarda infatti la proroga dei termini in materia di domande di disoccupazione NASpI.
Ricordiamo che la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una indennità mensile di disoccupazione, erogata su domanda dell’interessato.
La NASpI spetta, tra gli altri, ai dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni che hanno perduto involontariamente l’occupazione.
Il comma 1 del suddetto art. 33 prevede che per agevolare la presentazione delle domande di disoccupazione NASpI, per gli eventi di cessazione involontaria dall’attività lavorativa verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, i termini di decadenza previsti dall’articolo 6, comma 1, e dall’articolo 15, comma 8, del decreto legislativo 22 aprile 2015, n. 22, sono ampliati da 68 a 128 giorni. In partica, il richiedente interessato, può presentare domanda all’INPS non più entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, ma entro 128 giorni. È fatta comunque salva la decorrenza della prestazione dal 68° giorno successivo alla data di cessazione involontaria del rapporto di lavoro.
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Disoccupazione, decreto Cura Italia: più tempo per le domande per la NASpI ultima modifica: 2020-03-20T04:25:22+01:00 da