Docente impallinata, le “briciole di pane” dello scrutinio

Gilda Venezia

dal blog di Gianfranco Scialpi, 28.6.2023.

Gilda Venezia

Docente impallinata. Gli ispettori e soprattutto il dietrofront del consiglio di classe ci restituiscono le “briciole di pane” del verbale dello scrutinio. Diversi i problemi

Docente impallinata, l’epilogo di una triste vicenda

Docente impallinata. Triste vicenda che ha coinvolto una prof.ssa, l’Istituto e i ragazzi. Qualche giorno fa ha avuto un epilogo che ha lasciato tutti perplessi. Gli studenti coinvolti avevavo avuto 9 in comportamento. Immediatamente il circo mediatico si è attivato, subodorando la possibilità di aumentare le visualizzazioni nei propri siti o blog. Le reazioni emotive hanno confermato questa attenzione.
Il Ministro Valditara ha rilasciato una dichiarazione nella quale affermava la sua contrarietà alla decisione del consiglio di classe, preannunciando l’invio degli ispettori per valutare da vicino il caso, attraverso la lettura del verbale dello scrutinio.
Ovviamente, quest’ultimo è rismasto secretato. Ieri M. Rusconi aveva messo in evidenza alcuni passaggi. Troppo generici, però per confermare la lettura diretta. Infatti dichiarava a ItaliaOggi:”Il consiglio di classe ha verificato che i ragazzi hanno mostrato di essersi ravveduti rispetto all’aggressione dell’insegnante, di aver compreso il disvalore del proprio gesto anche ad alcune sedute con lo psicologo
Oggi La Stampa annunciava che “tutto si è consumato in poco più di mezza giornata in poco meno di mezza giornata, la conclusione dell’ispezione ministeriale a scuola, l’arrivo dell’esito dell’indagine, la richiesta di una nuova valutazione, la convocazione e lo svolgimento del Consiglio di classe. E poi l’atto conclusivo: l’abbassamento dei voti di condotta degli studenti, ma la conferma della promozione per tutti e quattro

Le “briciole di pane” del verbale dello scrutinio

Come scrivevo sopra, il contenuto del verbale non è stato reso noto. Qualche giorno fa chiedevo di fermarsi con i giudizi sommari. Occorreva leggere prima il verbale. Registro con piacere che qualcuno ha iniziato a raffreddare i propri interventi, evidenziando, in assenza della suddetta relazione, il rischio di esprimere giudizi troppo parziali.
Tuttavia, l’epilogo della vicenda con i diversi passaggi evidenziati da “La Stampa” ci restituscono alcune “briciole di pane“. Non hanno le caratteristiche di obiettività, comunque permettono di “leggere” il verbale, arrivando a delle conclusioni, sempre ipotetiche, ma abbastanza vicine alla realtà.
Detto questo, scendiamo nei particolari. Probabilmente il Consiglio di classe ha voluto premiare eccessivamente i ragazzi, a fronte di un percorso riabilitativo poco impegnativo. Diversamente gli ispettori avrebbero confermato la decisione. Certamente il progetto di recupero non ha portato alle scuse da parte dei ragazzi e delle famiglie. Lo dichiara la stessa prof.ssa:  ““Le scuse? Solo dopo la mia denuncia: sono arrivate davanti al vicepreside perché indotte, ma nessuno ha ammesso di aver commesso il fatto
Il Consiglio di classe, probabilmente ha evidenziato l’occasionalità del gesto, e quindi non lo ha configurato come un atto di bullismo.
Pertanto si è trattata di un decisione non congrua alla gravita del gesto (la prof.ssa è stata ferita profondamente nella sua dignità, rischiando anche di perdere un occhio…). Questa non dipende solo dalla reiterazione del gesto, ma anche dal grado di offesa e pericolo per la persona. Quindi un solo gesto può risultare pericoloso. Da qui le inevitabili conseguenze sulla valutazione nel comportamento.

Il consiglio di classe non ne esce bene

Sicuramente il Consiglio di classe non rilascia una  immagine positiva di sé. Se era convinto della sua decisione, doveva opporsi ai rilievi degli ispettori. Se ha deciso diversamente, probabilmente si è reso conto di aver premiato eccessivamente i ragazzi. Questo spiega la riconvocazione in autotutela da parte della Dirigente scolastica.
Scrive Marco Tagliapietra:”Ci rivolgiamo allora ai colleghi del consiglio di classe.
Cosa è successo? Perché dare un nove in condotta quando sarebbe stato opportuno dare un voto più basso (sei – sette) in condotta?
Perché non si è provveduto a dare vere sanzioni ai ragazzi responsabili dopo l’accadimento che risale ai primi mesi dell’anno scolastico ?
Perché dimenticare la collega aggredita considerandola quasi un incidente di percorso nel tranquillo tran tran scolastico?”.
Sulla vicenda presto calerà il silenzio. Resta il messaggio preoccupante di ragazzi, comunque promossi, nonostante il brutto e pericoloso gesto. Questo non è un bel segnale per il futuro. Qualcuno potrebbe (speriamo di no) riprovarci con possibili conseguenze ancora più gravi.

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Docente impallinata, le “briciole di pane” dello scrutinio ultima modifica: 2023-06-28T22:10:29+02:00 da
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