di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola, 7.6.2018
– Per coprire 4mila posti : molti sono precari storici –
L’esperienza accumulata vale più del concorso
L’intenzione, scrive l’Ansa, è di prevedere una procedura riservata per gli insegnanti di religione cattolica, separato dal bando generale.
“E’ un’idea alla quale stiamo lavorando – dicono fonti della Lega – e che porteremo sicuramente avanti. Il concorso ordinario metterebbe in difficoltà molti dei docenti di religione che hanno un’età non più giovanissima. Noi riteniamo debba contare di più l’esperienza e che questi docenti vadano stabilizzati”.
La ministra Fedeli aveva detto no: voleva il concorso ordinario
Sullo stesso tema, solo poche settimane fa anche alcuni sindacati avevano chiesto un incontro urgente all’allora ministra Valeria Fedeli per evidenziare la necessità di dare una risposta ai docenti precari di religione per quanto riguarda la procedura di assunzione in tutti i cicli scolastici, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, avallando proprio la procedura riservata.
In quell’occasione, tuttavia, il Ministero aveva fatto intendere di voler procedere verso un concorso ordinario
Di fronte a questa prospettiva, alcuni sindacati si erano mostrati comunque pronti al dialogo, altri avevano irrigidito le proprie posizioni. Ora, la soluzione del concorso riservato, se davvero portata avanti, potrebbe mettere tutti d’accordo.
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