Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola 2.4.2016
Umberto D’Ottavio, PD in Commissione Cultura della Camera, non ci sta:“La legge è chiara, i ricorsi contro l’esclusione dei non abilitati dai concorsi sono inaccettabili”.
“L’abilitazione – ricorda il deputato PD – è il titolo che consente l’accesso poiché certifica lo svolgimento di un percorso finalizzato ad apprendere le metodologie didattiche necessarie per la trasmissione dei saperi già certificati dal titolo di laurea. Non si tratta, quindi, di una questione di titoli di studio acquisiti, ma di un percorso specifico richiesto per poter accedere proprio al concorso per l’ insegnamento”.
Ma contro questa norma, stanno fioccando ricorsi da tutte le parti e il TAR Lazio ha già accolto in via cautelare le richieste di molti docenti che vogliono perlomeno essere accettati con riserva.
Qualcosa di più se ne saprà il prossimo 5 di aprile quando il TAR dovrebbe rendere nota la propria decisione definitiva.
“Ma è mai possibile che in questo Paese, il nostro Paese – si chiede l’onorevole D’Ottavio – ad un ricorso come questo, palesemente infondato, ma capace di suscitare aspettative in migliaia e migliaia persone si risponda così?”
“La legge – conclude il parlamentare PD – ha fatto una precisa scelta con la quale si è voluto ribadire che per diventare insegnanti è indispensabile aver conseguito uno specifico titolo abilitante. Pertanto, mi auguro che tale impostazione venga rispettata e che, in tal modo, siano tutelati tutti quei docenti che in questi anni si sono impegnati per conseguire un titolo abilitante all’insegnamento”.