15 milioni per pagare i docenti coinvolti e 30 ore all’anno.
Educare alle relazioni è un progetto sperimentale introdotto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che mira a promuovere la formazione affettiva e relazionale delle nuove generazioni attraverso una formazione specifica rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, al fine di contrastare la violenza di genere e favorire il rispetto dell’altro.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato la direttiva che si articola in cinque articoli. L’iniziativa invita le istituzioni scolastiche a promuovere percorsi educativi mirati a sviluppare una cultura di rispetto reciproco e a contrastare ogni forma di violenza. L’accento è posto sulle scuole secondarie di secondo grado, con un approccio basato su metodologie laboratoriali e attività pluridisciplinari, focalizzandosi in particolare sulle tematiche del rispetto e del contrasto alla violenza maschile sulle donne.
I primi due articoli della direttiva delineano le modalità operative, evidenziando l’importanza della formazione adeguata dei docenti. Questi ultimi avranno il compito di moderare i gruppi di discussione, in un impegno che si estende per trenta ore. Ogni scuola nominerà un docente referente per il progetto, assicurando una gestione coordinata ed efficace delle attività. Questo aspetto sottolinea la centralità del ruolo docente nel progetto, con una particolare attenzione alla loro preparazione e competenza.
La direttiva stabilisce un finanziamento di 15 milioni di euro per supportare le attività extracurriculari, garantendo così le risorse necessarie per la realizzazione del progetto. Inoltre, prevede la formazione specifica per i docenti coinvolti attraverso l’Indire, con la collaborazione di professionisti qualificati.
Un altro aspetto significativo è il rafforzamento del coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo, attraverso il Fonags. Questo assicura una visione educativa completa, integrando le esigenze e le osservazioni dei genitori. Inoltre, si prevede un monitoraggio accurato degli interventi realizzati, per valutare l’efficacia e garantire un impatto positivo sulle future generazioni.
Il progetto sarà inizialmente lanciato come sperimentazione nelle scuole superiori, con partecipazione facoltativa. Al termine, si procederà con una valutazione per determinare le pratiche migliori e valutare l’opportunità di renderlo un elemento obbligatorio nel curriculum scolastico.
La proposta include anche l’intervento di influencer, cantanti e attori per aumentare l’engagement degli studenti. Saranno coinvolti anche psicologi, avvocati, assistenti sociali e organizzazioni contro la violenza di genere. Un focus specifico sarà sulla diffusione del numero verde antiviolenza 1522, coinvolgendo anche il mondo dello sport.
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Educazione sentimentale a scuola, il progetto del Ministero ultima modifica: 2024-01-01T07:41:43+01:00 da