inviata da G.G. del gruppo “nomaturità2k20“, 25.4.2020
– Proposta sull’esame di quest’anno –
La situazione che sta vivendo il nostro paese ha fatto nascere la necessità nelle scuole di un metodo alternativo. . . La didattica a distanza; che nonostante si sia rivelata un grande strumento per la continuazione dell’anno scolastico, ha riscontrato diverse problematiche, non permettendo all’intero popolo studentesco di partecipare alle lezioni, rendendo quindi irraggiungibile per molti il diritto all’istruzione.
E’ stato stupefacente il modo in cui, fin dall’inizio e senza esitare, molti insegnanti hanno condiviso contenuti e videolezioni con noi studenti. Tuttavia molti altri non l’hanno fatto. La didattica a distanza è stata resa obbligatoria solo dall’8 aprile. Ci sono classi che potenzialmente per quarantatre giorni non hanno svolto una sola lezione. I fondi per i dispositivi digitali stanno arrivando, ma ci sono studenti che per più di cinquanta giorni non si sono potuti connettere nemmeno una volta.
L’unica soluzione per questo problema è l’acquisto di dispositivi. Si tratta, però, di un’azione che non è in grado di eliminare il gap didattico creatosi in questo periodo. L’unico modo per colmarlo è quello di utilizzare il tempo che sarebbe necessario per preparare l’esame dedicandolo al completamento del programma scolastico. In tal modo arriveremmo preparati all’università o ad un futuro impiego.
Come si può fare un esame se non si è stati in grado di garantire il servizio scolastico per più di un mese?
Inoltre lo svolgimento delle lezioni non è affatto semplice, la connessione spesso salta, il sistema appare poco efficiente e i ragazzi sono costretti a studiare da soli il programma scolastico.
L’ultima proposta della Ministra Azzolina prevede una maturità in presenza, una prova orale con un mascherine e muri in plexiglass . . . Ma come potrebbe andare a finire muovendo un numero esorbitante di studenti e insegnanti?
Non si sa effettivamente quanto possa durare l’emergenza e tantissime famiglie ancora stanno aspettando di poter fare il tampone per assicurarsi di essere in salute.
L’esame orale è di per sé incompleto, per niente meritocratico. . . Già era difficile che lo fosse precedentemente con le 2 prove scritte e con la prova orale.
Le motivazione per l’eliminazione dell’esame di stato sono molte: non tutti hanno a disposizione i mezzi per svolgere videolezioni, interrogazioni e esame online, molti studenti sono contagiati o in lutto, e coloro che sono asintomatici metterebbero a rischio gli insegnanti e le famiglie se l’esame venisse fatto in presenza.
Inoltre mancano ormai circa cinquanta giorni alla maturità e nemmeno i migliori insegnanti riusciranno a portare a termine il programma didattico di questo passo.
Le proposta degli studenti è quella di eliminare il colloquio orale, valutare sulla base della media degli ultimi tre anni (media moltiplicata per 10) e bonus di 0-10 punti (compresa la lode) attribuito dalla commissione interna considerando l’intero percorso scolastico, miglioramenti, impegno, didattica a distanza, alternanza scuola-lavoro e partecipazione dello studente. No al “6 politico”.
In questo modo verrebbe valorizzato l’aspetto meritocratico, che potrebbe essere messo a rischio da un colloquio orale con il quale ci si giocano 60 punti e che avviene dopo un periodo di studio pressoché individuale e una situazione di straordinaria emergenza per tutto il popolo italiano.
Il Sottosegretario all’Istruzione De Cristofaro ha detto: “La pandemia non rende possibile fare i concorsi come non è possibile svolgere gli esami di maturità tradizionali e penso che per quest’anno bisogna pensare meccanismi diversi”. . . Perciò gli studenti italiani si sono uniti dando un chiaro esempio di maturità e di patriottismo, per poter portare avanti le proprie proposte e idee.
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Esame di Stato. Niente 6 politico ma chiediamo una scelta più matura ultima modifica: 2020-04-25T18:18:17+02:00 da