Il convegno Gilda di Venezia su Giancarlo Cerini: cominciare a riflettere su la scuola del possibile partendo dai limiti dell’esistente

Gilda Venezia

dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 23 aprile 2023.

È più che mai necessario investire su servizi scolastici, e non semplici servizi alla persona, partendo dalla primissima infanzia a costi accessibili a tutte le famiglie e con la diffusione in tutto il territorio nazionale di scuola pubbliche statali e comunali senza delegare parte del cosiddetto “servizio” ai privati.

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Il 21 aprile la Gilda degli Insegnanti di Venezia ha tenuto nella prestigiosa sede della Scuola Granda di San Giovanni Evangelista a Venezia un convegno che intendeva, partendo dal lavoro dell’ispettore Giancarlo Cerini, che ci ha lasciato due anni orsono, aprire una riflessione sulla scuola im (possibile) del futuro con particolare riferimento al segmento 0-6 per poi affrontarne le relazioni con scuola primaria e di primo grado. Manca a tutti la figura di Giancarlo che in più occasioni si è confrontato con la Gilda degli Insegnanti sui temi della professione docente e della governance della scuola. In alcune occasioni abbiamo avuto visioni diverse, ma quello che accomunava era la passione per il mestiere dell’insegnante e la sua difficile collocazione all’interno delle gabbie burocratiche e imposte dalla politica e dall’amministrazione.

Negli interventi si sono succedute letture diverse  del lavoro di Giancarlo Cerini, alcune decisamente declinate su una visione banalmente aziendalista della scuola che non abbiamo apprezzato, ma si è aperto un dialogo che deve continuare soprattutto in questo momento particolare in cui il governo deve attuare gli obiettivi del PNRR tra i quali dovrebbe essere centrale quello dell’implementazione del settore scolastico 0-6 (nidi e infanzia).
Nel PNRR sarebbe fissato ad almeno il 30% di copertura del servizio della scuola dell’infanzia. Sono previsti oltre 3 miliardi di risorse PNRR si aggiungono ulteriori oltre 108 milioni integrati dal Ministero dell’Istruzione, per un totale di 3.108.496.490,50 euro che dovrebbero finanziare oltre 2000 interventi (nidi, scuole dell’infanzia e poli dell’infanzia 0-6. Il nostro Paese sconta gravissimi ritardi accumulati nel passato sul segmento 0-6.
Confidiamo che gli obiettivi possano essere raggiunti concretamente anche se esprimiamo molte perplessità su come ciò sarà portato avanti (serve il coordinamento Comuni, province, regioni, Invitalia, governo , NIM..) e su quali effettive ricadute avrà sul territorio nazionale.

In un momento in cui troppi straparlano di decremento demografico, accorgendosene solo ora.., è più che mai necessario investire su servizi scolastici, e non semplici servizi alla persona, partendo dalla primissima infanzia a costi accessibili a tutte le famiglie e con la diffusione in tutto il territorio nazionale di scuola pubbliche statali e comunali senza delegare parte del cosiddetto “servizio” ai privati.

La Gilda degli Insegnanti da sempre ha rivendicato l’urgenza di questi investimenti ponendo al centro la figura del docente e del suo rapporto con bambine, bambini e famiglie. Nidi e scuole dell’infanzia non devono essere scambiati come luoghi di babysitteraggio come alcuni politici intendono.

Gilda degli insegnanti della Provincia di Venezia

 

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