di Annalisa Cangemi, fanpage.it, 1.7.2022.
Il ministero dell’Istruzione ha stampato un calendario per celebrare i ministri che si sono succeduti dalla creazione del dicastero fino al 1923, ma seleziona solo quelli della ‘Destra Storica’. Accanto ai ritratti di questi uomini viene affiancata una breve biografia di donne, maestre ed educatrici, delle quali però non esistono immagini.
Il ministero dell’Istruzione e del Merito guidato da Valditara ha deciso di realizzare per il 2023 un calendario per celebrare i ministri del passato. Il titolo è eloquente: ‘I Ministri e le Maestre’. Si tratta di una rassegna dei ritratti dei ministri che si sono succeduti dalla creazione del ministero fino al 1923. Tutti uomini, perché in quel periodo nessuna donna è stata titolare del dicastero.
“Questa pubblicazione”, promette il ministero, “è la prima di una serie che intende riportare alla luce questo tesoro nascosto; essa è la sintesi di una più ampia ricerca originale e inedita”.
Probabilmente per cercare di porre rimedio all’assenza di alternanza di genere, che sarebbe stata troppo vistosa, si è scelto di accostare alle figure istituzionali maschili dei nomi di donne, maestre, ispettrici, educatrici, con delle brevi biografie. Il problema è però che se dei dodici ministri che vengono ricordati si posseggono delle immagini, delle donne menzionate – “le cui opere ed azioni educative”, viene spiegato nel testo del calendario, “hanno edificato, spesso silenziosamente, la vita della scuola italiana” – non ci sono riproduzioni fotografiche. Con il risultato che il faccione del ministro occupa l’intera pagina, e in piccolo, in basso, vengono riportati nome, cognome, data di nascita e di morte, delle maestre. Un bel pasticcio, visto che non si può certo dire che venga rispettato l’equilibrio di genere nella scelta dei protagonisti di questa pubblicazione.
Succede quindi che al ritratto Gabrio Casati, ministro della pubblica istruzione del governo La Marmora dal 9 luglio 1859 al 21 gennaio 1860, sia dedicata l’intera pagina di gennaio, e che a Enrichetta Caracciolo, ispettrice e scrittrice, venga riservato un piccolo paragrafo in basso. Stessa cosa avviene per il mese di febbraio, con il ministro Terenzio Mamiani Della Rovere, ministro del governo Cavour dal 21 gennaio 1860 al 23 marzo 1861, il cui ritratto campeggia a tutta pagina, accostato al nome, collocato in un angolino, della professoressa Luisa Amalia Paladini.
Questi ritratti provengono dalla collezione dei ritratti di ministri di Viale Trastevere: “La quadreria è collocata al secondo piano, nell’ambiente più grande del Ministero, l’ampio salone che comincia con lo studio del Ministro e ospita da sempre i momenti più importanti della vita del Palazzo”, recita il testo riportato sul calendario, visionato da Fanpage.it
Il problema però è che il dicastero di Valditara ha accuratamente selezionato i ministri della “destra”. Il progetto viene spiegato così: “Il calendario 2023 è stato costruito con le riproduzioni fotografiche dei ritratti di dodici tra i più significativi Ministri della ‘Destra Storica’, da Casati a Bonghi, e invita chi lo sfoglia a visitare idealmente questa collezione tanto significativa quanto poco nota”.
Abbiamo chiesto di commentare l’iniziativa all’ex sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia (M5s): “Si tratta di un’iniziativa mediocre e limitata, ai limiti del provincialismo. Un ministero come quello dell’istruzione dovrebbe guardare al futuro, all’inclusione, alla società in cui sono immersi i nostri ragazzi. La scelta è invece ricaduta sulla narrazione della biografia di alcuni ministri del passato, rivendicando esplicitamente il fatto che si tratta di esponenti della destra storica. La stessa contrapposizione tra ministri e maestre, per quanto riferita al passato, sembra nascondere un messaggio di strisciante subordinazione del ruolo femminile. Sensazione che si consolida sfogliando il calendario, nelle cui pagine le immagini e le biografie dei ministri sono in assoluto primo piano, mentre le biografie delle maestre appaiono relegate ai margini, in posizione servente, e sempre senza immagine. Avrei fatto scelte diverse, ecco”, ha detto a Fanpage.it la senatrice del Movimento.
È intervenuta sul caso anche l’onorevole Elisabetta Piccolotti (Alleanza Verdi Sinistra), della commissione Cultura di Montecitorio, pronta a presentare un’interrogazione parlamentare: “Fra tutte le cose che dovrebbe fare il ministero di Viale Trastevere, con tutte le emergenze e o ritardi che ci sono per il sostegno del sistema scolastico del nostro Paese, era proprio necessario inventarsi un calendario dei ministri della ‘destra storica’ del passato? Un’iniziativa assolutamente inutile di propaganda di basso livello. Siamo davvero curiosi di conoscere i motivi che hanno portato a questa iniziativa e i costi di questa operazione. Valditara lo dovrà spiegare in Parlamento”.
Il ministero dell’Istruzione celebra in un calendario i ministri del passato, ma solo quelli di destra ultima modifica: 2023-02-06T04:35:23+01:00 da