dal blog di Gianfranco Scialpi, 10.11.2024.
La crisi della scuola. Le cause sono diverse e in relazione tra loro. Analizziamo il suo profilo specchio con la famiglia.
La crisi della scuola. Il suo profilo eccessivamente attento al ragazzo
La crisi della scuola. Difficilmente il risultato può essere imputato a una sola causa. Sono diverse. Esse non si presentano come addendi di un’operazione che al termine dà un risultato. In altri termini, le cause non si presentano una accanto all’altra, ma si prefigurano come aspetti di una rete, i cui rapporti sono biunivoci.
Quindi occorre molta precauzione, quando viene analizzata una causa , in modo da evitare il bias della generalizzazione che porta a cercare solo conferme della propria tesi. Il miglior approccio alla complessità è quello scettico che relativizza ogni causa, in quanto la comprende in un sistema di rete, che difficilmente porta a conclusioni deterministiche (Causa A→ effetto B ).
Fatta questa doverosa premessa, analizziamo brevemente una concausa della crisi della scuola.
Sicuramente il processo indotto da certa pedagogia che sostiene la protezione dello studente da ogni frustrazione e stress, giustificandolo sempre senza ma e senza se, ha contribuito a un certo risultato.
In questo contesto dove è prioritario il benessere e la salute psichica del ragazzo è esaltato il dis-impegno, il migliore scudo alla fatica e al fallimento, ritenuti dannosi per la sua crescita. In estrema sintesi è il prolungamento di un modello familiare avversato ad esempio da P. Crepet. Ne consegue che l’adattamento è un compito esclusivo della scuola, evidenziando il contrasto con il mondo adulto dove avviene il contrario.
Scrive G. Messina: ”Proteggere il bambino da ogni potenzialmente frustrante non sembra la soluzione migliore per favorirne la maturazione, che passa anche per la capacità di elaborare emozioni negative e situazioni stressanti“(Anatonmia dell’antiscuola 2024).
Aggiungo anche questo contesto facilitante, direi quasi giocoso non consente il passaggio dall’informazione alla conoscenza (L. Floridi 2024) che è sempre un esercizio faticoso di rielaborazione concettuale significativa della realtà.
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La crisi della scuola, appiattita sull’allievo/studente e non solo ultima modifica: 2024-11-10T10:21:07+01:00 da