dalla Gilda degli insegnanti, 23.7.2015.
Aspettiamo che il “Verbo” degli uffici legislativi si pronunci, ma occorrono risposte prima del 28 luglio
Nell´ultima riunione di informazione sindacale tenutasi presso il Miur il 16 luglio scorso, la Gilda, unitariamente con le altre associazioni sindacali maggiormente rappresentative, ha chiesto di avere urgentemente una interpretazione chiara circa gli effetti relativi alla mancata partecipazione da parte degli iscritti alle GAE alla fase b) e c).
In concreto, moltissimi interessati stanno valutando l´opportunità di non partecipare alle domande inerenti le fasi citate, nella convinzione, sostenuta da interpretazione letterale della legge, che rimangano in vigore le Gae nelle graduatorie non esaurite e che ciò consenta di partecipare alle future immissioni in ruolo con l´applicazione del tradizionale doppio canale.
Poiché si tratta di una questione che interessa migliaia di docenti inseriti in GAE, è necessario che l´Amministrazione fornisca opportuni chiarimenti sugli effetti della mancata domanda alle fasi b) e c) prima del 28 luglio, data di inizio della procedura di richiesta a Polis.
Si tratta dell´ennesimo esempio di come un “legislatore” incompetente ha trattato il tema del precariato. Aspettiamo che il “Verbo” degli uffici legislativi si pronunci.