di Ilaria Venturi, la Repubblica, 6.11.2020.
Il manifesto per la didattica in presenza firmato, tra gli altri, dal pedagogista Daniele Novara, dallo scrittore Bruno Tognolini e dalle psicologhe Anna Oliverio Ferraris e Silvia Vegetti Finzi.
Lanciano l’hashtag: la scuola è salute. Raccolgono firme per questo. E così titolano il loro appello alle Istituzioni e all’opinione pubblica per sottolineare il “ruolo imprescindibile della scuola come comunità di apprendimento, luogo di incontro e crescita per bambini e ragazzi, ribadendo la necessità di mantenere aperte le scuole”.
È il manifesto per la scuola in presenza (qui per sottoscriverlo) promosso da otto specialisti: il pedagogista Daniele Novara, lo scrittore Bruno Tognolini, la psicologa Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello sviluppo all’università la Sapienza, la psicologa e saggista Silvia Vegetti Finzi, Giancarlo Cerini, ex dirigente dell’ufficio scolastico dell’Emilia Romagna, Roberto Farné, docente di Didattica e Pedagogia speciale all’università di Bologna, Ivo Lizzola, professore di Pedagogia sociale all’università di Bergamo, Raffaele Mantegazza, docente di Pedagogia Interculturale all’università Bicocca di Milano, autore del libro “La scuola dopo il Coronavirus”.
Mentre si moltiplicano le manifestazioni e gli appelli dei genitori e degli studenti (“la scuola sia l’ultima a chiudere, la prima a riaprire”) in un contesto in cui i contagi aumentano e il Governo ha deciso per la didattica a distanza alle superiori e per le seconde e terze medie (quest’ultime solo nelle Regioni “rosse” Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Calabria) si fanno sentire, da più parti, anche gli esperti nel mettere in guardia sulla ricaduta negativa che avrà la chiusura delle scuole.
Stavolta otto pedagosti, psicologi e lo scrittore per ragazzi Tognolini, che già si erano espressi contro la chiusura della scuola, lo fanno con un manifesto per l’istruzione in presenza che ribadisce alcuni punti:
- La scuola è presenza fisica: i corpi sono veicolo insostituibile dell’apprendimento, della comunicazione, dello scambio;
- La scuola è incontro: la relazione per i giovani è l’unico antidoto all’alienazione esistenziale;
- la scuola è un luogo controllato: i protocolli anti Covid nelle scuole sono rigidi e seriamente applicati;
- la scuola è un luogo sicuro: gli indici di contagio nella scuola sono bassissimi