dal blog di Gianfranco Scialpi, 21.8.2024.
Le pensioni future. I trattamenti saranno al ribasso (Quota 41 light?). Nulla di nuovo, considerando il quadro macroeconomico
Pensioni future. Il quadro macroeconomico non consente quota 41 (Lega)
Pensioni future. Con la fine di agosto (ogni anno) la politica inizia a riflettere sui contenuti della legge di Bilancio. Ci attendono anni difficili. Quest’anno occorre fare i conti con l’impegno europeo di destinare per i prossimi sette anni almeno 10 miliardi, come impegno concreto per il rientro del nostro debito pubblico. Inoltre, il governo confermerà il taglio del cuneo fiscale con una copertuta di quasi 14 miliardi. Al momento sono salve le risorse per il rinnovo dei contratti (circa 2 miliardi). Ovviamente questo comporta l’impegno dei vari ministeri a “stringere la cinghia” (oggi spending review, espressione non sempre comprensibile).
Ne discende che ogni ipotesi di superare con Quota 41 la legge Fornero (bandierina della Lega) risulta di difficile attuazione. Si legge su Wired.it“L’ostacolo principale all’introduzione di Quota 41 è rappresentato dai costi elevatissimi che comporterebbe. Alcune stime dell’Inps indicano che consentire a tutti di accedere al pensionamento con soli 41 anni di contributi costerebbe circa 12 miliardi di euro in più ogni anno a regime. Una spesa aggiuntiva di tale portata risulta del tutto insostenibile per i conti pubblici italiani, in un contesto in cui la spesa pensionistica assorbe già il 16,7% del Pil nazionale, pari a circa 300 miliardi di euro. Tra l’altro, l’Unione europea chiede all’Italia di ridurre questo onere, non di aumentarlo ulteriormente.
L’ipotesi della Quota 41 light
Il governo sta riflettendo sulla Quota 41 light. Soluzione utile alla Lega per sostenere con qualche salto logico, il superamento della Riforma Fornero. L’aggettivo light rimanda al calcolo solo contributivo per la quantificazione dell’assegno pensionistico. L’onere si ridurrebbe molto (1/12) rispetto a quello ipotizzato per l’iniziale proposta della Lega. Al momento siamo ancora nel campo delle ipotesi. Gira anche quella di destinare parte del Tfr/Tfs (liquidazione) ai fondi pensione. Sicuramente potranno esserci degli aggiustamenti per evitare alla Lega fatali contraccolpi. Il sentiero però è tracciato. Comprensibile la presa di posizione del sindacato Anief “con quota 41 e fino al 30% di penalità nell’assegno? No grazie, Anief non ci sta. Il personale scolastico deve avere una finestra ad hoc e il diritto al riscatto gratuito degli anni dedicati alla formazione universitaria. Basta compromessi che non riconoscono il burnout e il lavoro svolto. Il diritto al riposo deve diventare materia europea, lo chiederemo con la Cesi alle istituzioni dell’Unione europea”
L’unica a festeggiare sarà Elsa Fornero, non Matteo Salvini. La Riforma delle pensioni è uno degli esempi di come sia difficile tornare indietro, quando sono in gioco i conti dello Stato (classi pollaio e taglio di 8 miliardi di € alla scuola docent)
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Le pensioni future. Nei prossimi anni si giocherà al ribasso ultima modifica: 2024-08-22T04:01:00+02:00 da