dal blog di Gianfranco Scialpi, 29.1.2020
– Le proposte contrattuali dei sindacati scuola risultano generiche, dimenticando in qualche caso la normativa vigente. Risultato: avremo gli adeguamenti contrattuali stabiliti dalla legge di Bilancio 2020. Punto.
Le proposte contrattuali, generiche e fuori contesto normativo
Le proposte contrattuali dei sindacati maggiormente rappresentativi risultano generiche, fumose. Fanno riferimento ad una graduale equiparazione con gli stipendi europei, obiettivo raggiungibile con lo stanziamento di ulteriori finanziamenti (?). In qualche caso si è più precisi, chiedendo di destinare a tutto il personale docente le risorse del bonus merito (L.107/15).
Purtroppo queste rivendicazioni dimenticano la normativa vigente. Mi riferisco alla Legge di Bilancio 2020 (L.160/19) che ha blindato i contratti pubblici entro i parametri del D.Lvo 29/93. Il dispositivo, infatti autorizza adeguamenti contrattuali non superiori al tasso di inflazione programmata.
Altra blindatura operata dalla Legge di Bilancio riguarda la destinazione del bonus merito che confluirà nel FIS.
Quindi di cosa parliamo?
L’unica proposta sensata
L’unica proposta concreta, ma che varrà per il futuro è stata avanzata dalla FGU Gilda degli Insegnanti che “ribadisce la sua proposta di istituire un’area di contrattazione specifica per il personale docente che non può essere demansionato a personale impiegatizio. L’area unica di contrattazione in questi decenni ha creato conflitti e tensioni interpretative a fronte di posizioni lavorative oggettivamente diverse e non assimilabili”.
In altri termini, è proposta la fuoriuscita della scuola dall’area impiegatizia creata dal D.Lvo 29/93. A mio parere, questa mi sembra l’unica soluzione per dare concretezza al sogno di stipendi europei.
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Le proposte contrattuali 2019-21 dei sindacati scuola ultima modifica: 2020-01-29T06:04:08+01:00 da