Manifestazione Unitaria? Perché la Gilda degli Insegnanti di Venezia non la condivide.

dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 7.2.2019

– Servono proposte concrete,

non parole d’ordine demagogiche come la richiesta “salari europei”.

Il giorno 9 febbraio a Roma si svolgerà una manifestazione “unitaria” indetta da CGIL CIL e UIL. Si tratta di una manifestazione apertamente contraria alle politiche governative che non è nata mediante un accordo con altre forze sindacali: certamente la FGU-Gilda e la CGS (di cui fa parte Gilda) non sono state coinvolte.

Nell’evento saranno lanciate una sere di parole d’ordine abbastanza generiche, e quindi facilmente condivisibili in  termini astratti:
“La legge di bilancio…è insufficiente e recessiva perché taglia gli investimenti produttivi fondamentali per la crescita e lo sviluppo.
Non diminuisce la pressione fiscale sul reddito da lavoro dipendente e da pensione, rinunciando così ad agire sulla domanda interna.
Non favorisce la creazione di lavoro stabile nè la coesione del Paese, non rafforzando le infrastrutture sociali e riducendo le risorse per il Mezzogiorno. Si nega, così, al Paese una prospettiva di rilancio economico e sociale
”.

Tali parole d’ordine possono valere per tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi trent’anni…
E forse potrebbero funzionare anche per i futuri dieci anni…

In merito all’istruzione il documento di accompagnamento della manifestazione recita:
“L’istruzione, la formazione, la ricerca sono centrali per lo sviluppo, la democrazia e la competitività del Paese, nonché per il contrasto alle disuguaglianze sociali.
La manovra prevede forti penalizzazioni e tagli di risorse per i settori della conoscenza oltre alla insufficienza dei finanziamenti per i rinnovi contrattuali 2019-2021 dei lavoratori pubblici.
Vogliamo l’adeguamento delle retribuzioni del settore al livello europeo, misure concrete per l’abbattimento del tasso di dispersione scolastica e per l’aumento del numero di studenti in possesso di un titolo terziario.
Va colmato il deficit delle competenze della popolazione adulta.
Deve essere rafforzato il raccordo della filiera istruzione-formazione-lavoro.
Deve essere sostenuto il sistema nazionale della ricerca.”

Tutto bene. Ma non si capisce perché i confederali abbiano da sempre approvato contratti nazionali di lavoro con aumenti risibili, penalizzanti in proporzione rispetto ad altri settori del pubblico impiego. Non si capisce perché GCIL CISL e UIL continuino a sponsorizzare modelli di rapporto diretto scuola-lavoro che dovrebbero essere implementati solo nel settore della formazione professionale. Ricordiamo che le tre confederazioni hanno difeso e difendono ancora il modello di alternanza scuola-lavoro su cui noi siamo invece molto critici. E soprattutto ricordiamo che, a fronte di aumenti miserevoli nell’ultimo CCNL scuola per docenti e ATA, si è da poco concluso un contratto a favore dei dirigenti scolastici con aumenti vergognosi (soprattutto se comparati con quelli di tutto il personale della scuola) con il plauso delle stesse organizzazione confederali.

Non si capisce inoltre quali siano le misure concrete per abbattere il tasso di dispersione scolastico. Promuoviamo tutti?? Oppure ci mobilitiamo per far valere la generalizzata riduzione degli allievi per classe e per rivedere il modello educativo imposto negli ultimi anni con una governance della scuola aziendale e che sta portando la professione docente ad una progressiva e demotivante impiegatizzazione. Significa anche ripensare al modello universitario 3 + 2 di berlingueriana memoria, significa eliminare o almeno ridurre i vincoli agli accessi universitari, ecc.

Apprezziamo le critiche e le preoccupazioni circa le proposte di regionalizzazione della scuola, ma osserviamo appaiono nettamente in contrasto con le richieste presenti in altre parti del documento di valorizzare la contrattazione decentrata, cosa che le Regioni ad autonomia differenziata chiedono per la scuola.

La Gilda di Venezia confida che su tanti temi si possa trovare la capacità di creare movimenti di lotta e mobilitazione unitari veri e significativi per la scuola e i docenti italiani. Non servono in questo momento manifestazioni politiche contro questo o quel governo. E tantomeno scioperi “politici”.
Serve che si rilancino in modo veramente unitario e con una forza decisiva i temi degli stipendi, dei diritti, della governance della scuola, del precariato.
Servono proposte concrete.
La Gilda su tale terreno è sempre disponibile.
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Gilda degli Insegnanti della Provincia di Venezia

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Manifestazione Unitaria? Perché la Gilda degli Insegnanti di Venezia non la condivide. ultima modifica: 2019-02-07T18:40:49+01:00 da
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