Il Sole 24 Ore, 16.9.2024.
Mattarella: da sistema educativo dipende futuro società, dedicare risorse adeguate.
Il Presidente della Repubblica alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2024-2025 che si è svolta al Convitto nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari.
«La scuola è movimento. Non si ferma. E’ una strada su cui camminare insieme, giovani e adulti. E’ palestra, innanzitutto, di vita. Per le conoscenze, indispensabili, che trasmette. Per i valori, preziosi, che propone: fiducia, responsabilità, dialogo, accoglienza, rispetto». Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2024-2025 che si è svolta al Convitto nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari. «La scuola educa a essere cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, sviluppa il senso di comunità, fa sperimentare la convivenza» ha aggiunto sottolineando che «l’impegno educativo rappresenta un pilastro fondamentale della vita della Repubblica. Dalla qualità del sistema educativo dipende strettamente il futuro della nostra società. A esso vanno dedicate indispensabili risorse adeguate, e idee, cura, attenzioni. La scuola non è una bolla, un recinto, un mondo a parte. Ma un organismo che vive nella società e concorre al suo progresso».
Innovazione e cambiamento
Mattarella ricorda che «siamo immersi in un impetuoso cambiamento a livello globale» e «la scuola non può restare ferma ma si deve inserire efficacemente nell’innovazione e nel cambiamento, così da contribuirvi, rendendo i ragazzi partecipi e protagonisti. Il futuro non deve incutere paura».
Per il capo dello Stato, «il nodo della questione non riguarda le nuove scoperte e le nuove intuizioni, ma l’uso, benefico o fraudolento, che se ne intende fare. I processi di conoscenza e di nuove opportunità non si arrestano: ma bisogna governarli e orientarli al bene comune».
Il disagio giovanile
Mattarella rileva ancora che «il disagio giovanile è una grande e urgente questione nazionale, che va affrontata con tutto l’impegno e i mezzi a disposizione. Senza indulgenze o lassismi, che sono peraltro diseducativi, ma senza nemmeno nutrire l’illusione che tutto possa essere risolto attraverso un’ottica esclusivamente securitaria». E sottolinea ancora che «l’abbandono scolastico è una piaga ancora aperta, nonostante l’impegno e la dedizione di molti insegnanti».
Nodo stipendi da affrontare
Il Presidente della Repubblica ricorda che «agli insegnanti, ai presidi, ai docenti, al personale di supporto si chiede molto; talvolta troppo. Anche a fronte di retribuzioni spesso non all’altezza di altri Paesi europei. Si tratta di un aspetto di grande rilievo che va affrontato concretamente». Accanto a questo, «una partecipazione attiva e positiva delle famiglie è essenziale nel processo educativo. Purtroppo si registrano segnali che il patto educativo tra famiglie e insegnanti sia a volte incrinato. Occorre ricostruirlo ovunque. Con pazienza e fiducia».
.
.
.
.
.
.
.
.
Mattarella, dare risorse adeguate alla scuola ultima modifica: 2024-09-17T06:35:00+02:00 da